Page 151 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Platone. retto, ma che dopo l’esser pervenuti in certi e
determinati luoghi, furon rivolti a uno a uno in
giro, passando dal moto retto al circolare, dove poi si son mantenuti e
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tuttavia si conservano: pensiero altissimo e degno ben di Platone
intorno al quale mi sovviene aver sentito
Il mobile posto in
discorrere il nostro comune amico Accademico
19 quiete non si
Linceo; e se ben mi ricorda, il discorso fu tale. moverà, quando non
Ogni corpo costituito per qualsivoglia causa in abbia inclinazione
istato di quiete, ma che per sua natura sia mobile, a qualche luogo
posto in libertà si moverà, tutta volta però ch’egli particolare.
abbia da natura inclinazione a qualche luogo
particolare; ché quando e’ fusse indifferente a tutti, resterebbe nella sua
quiete, non avendo maggior ragione di muoversi a questo che a quello.
Dall’aver questa inclinazione ne nasce necessariamente che egli nel suo
moto si anderà continuamente accelerando; e cominciando con moto
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tardissimo, non acquisterà grado alcuno di velocità, che prima e’ non
sia passato per tutti i gradi di velocità minori, o vogliamo dire di tardità
maggiori: perché, partendosi dallo stato della
Il mobile accelera il
quiete (che è il grado di infinita tardità di moto),
moto andando verso
il luogo dove ha non ci è ragione nissuna per la quale e’ debba
entrare in un tal determinato grado di velocità,
inclinazione.
prima che entrare in un minore, ed in un altro
ancor minore prima che in quello; anzi par molto
Il mobile partendosi
ben ragionevole passar prima per i gradi più dalla quiete passa
vicini a quello donde ei si parte, e da quelli a i più
per tutti i gradi
remoti; ma il grado di dove il mobile piglia a
muoversi è quello della somma tardità, cioè della di tardità.
quiete. Ora, questa accelerazion di moto non si farà se non quando il
mobile nel muoversi acquista; né altro è l’acquisto suo se non
l’avvicinarsi al luogo desiderato, cioè dove l’inclinazion naturale lo
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Natura per indur tira; e là si condurrà egli per la più breve, cioè per
nel mobile qualche linea retta. Possiamo Quiete è il grado di
gradi di velocità lo dunque ragionevolmente tardità infinita.
fa muover di moto dire che la natura, per Mobile non si accelera
retto. conferire in un mobile, se non quando
prima costituito in
aquista vicinità al
quiete, una determinata velocità, si serva del
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