Page 149 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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proprietà di non grave né leggiero, d’ingenerabile, incorruttibile ed
esente da ogni mutazione, fuori della locale, etc.: e tutte queste passioni
afferma egli esser proprie del corpo semplice e mobile di moto
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circolare; e le condizioni contrarie, di gravità, leggerezza, corruttibilità
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etc., le assegna a’ corpi mobili naturalmente di movimenti retti. Là
onde qualunque volta nello stabilito sin qui si scuopra mancamento, si
potrà ragionevolmente dubitar di tutto il resto, che sopra gli vien
costrutto. Io non nego che questo, che sin qui Aristotile ha introdotto con
discorso generale, dependente da principî universali e primi, non venga
poi nel progresso riconfermato con ragioni particolari e con esperienze,
le quali tutte è necessario che vengano distintamente considerate e
ponderate; ma già che nel detto sin qui si rappresentano molte, e non
picciole, difficultà (e pur converrebbe che i primi principî e fondamenti
fussero sicuri fermi e stabili, acciocché più risolutamente si potesse
sopra di quelli fabbricare), non sarà forse se non ben fatto, prima che si
accresca il cumulo de i dubbi, vedere se per avventura (sì come io stimo)
incamminandoci per altra strada ci indrizzassimo a più diritto e sicuro
cammino, e con precetti d’architettura meglio considerati potessimo
stabilire i primi fondamenti. Però, sospendendo per ora il progresso
d’Aristotile, il quale a suo tempo ripiglieremo e partitamente
esamineremo, dico che, delle cose da esso dette sin qui, convengo seco
ed ammetto che il mondo sia corpo dotato di tutte le
Mondo si suppone
dall’autore esser dimensioni, e però perfettissimo; ed aggiungo che
come tale ei sia necessariamente ordinatissimo, cioè
perfettamente
di parti con sommo e perfettissimo ordine tra di
ordinato.
loro disposte: il quale assunto non credo che sia per
esser negato né da voi né da altri.
SIMP. E chi volete voi che lo neghi? la prima cosa, egli è d’Aristotile
stesso; e poi, la sua denominazione non par che sia presa d’altronde, che
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dall’ordine che egli perfettamente contiene.
SALV. Stabilito dunque cotal principio, si può
Moto retto impossibile
esser nel mondo immediatamente concludere che, se i corpi
integrali del mondo devono esser di lor natura
ben ordinato.
mobili, è impossibile che i movimenti loro
siano retti, o altri che circolari: e la ragione è assai facile e manifesta.
Imperocché quello che si muove di moto retto, muta luogo; e
continuando di muoversi, si va più e più sempre allontanando dal
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