Page 64 - La filosofia come esercizio spirituale.
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Su queste fondamenta si ergono il XX e XXI secolo, epoche nelle quali la
filosofia è diventata ormai una “materia” tra le altre, spesso insegnata nei licei
e nelle università come tale e con particolare interesse per l’aspetto storico
del suo sviluppo.
Come Hadot scrive in La filosofia come maniera di vivere:
«Riotta al discorso filosofico, la filosofia si sviluppa definitivamente in un altro ambiente, in
un’atmosfera diversa rispetto alla filosofia antica. Nella filosofia universitaria moderna,
evidentemente la filosofia non è più una maniera di vivere, un genere di vita [...]. Il suo elemento, il
suo luogo vitale è l’istituzione scolastica dello Stato – il che d’altronde ha sempre costituito e può
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restare una minaccia per l’indipendenza della filosofia.»
E come ribadisce in Che cos’è la filosofia antica?:
«La filosofia universitaria si trova, dunque, ancora oggi, nella situazione in cui si trovava nel
Medioevo, vale a dire che è sempre serva, a volte della teologia, nelle università nelle quali succede
che la facoltà di filosofia non sia altro che una facoltà subordinata alla facoltà di teologia; a volte
della scienza e, sempre, in ogni caso, degli imperativi dell’organizzazione generale
dell’insegnamento ovvero, ai giorni nostri della ricerca scientifica. La scelta dei professori, delle
materie, degli esami è sempre soggetta a criteri “obiettivi”, politici o finanziari, troppo spesso,
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sfortunatamente, estranei alla filosofia.»
4.3 Il filosofo nel XXI secolo
In che misura l’esperienza filosofica dell’antichità è attualizzabile nella
nostra epoca e qual è (o quale dovrebbe essere) il posto del filosofo nella
società odierna? Questi due quesiti sono i più interessanti sollevati dall’opera
di Hadot, che rendono il suo lavoro filologico e filosofico di grande rilievo
non solo per la sua importanza storica, ma soprattutto per le prospettive future
che esso delinea per la filosofia al di fuori del mondo universitario.
Rispondere a tali domande certamente non è semplice.
Per quanto concerne la prima, utilizzando una metafora di Nietzsche, le
scuole antiche sono una sorta di laboratorio di sperimentazione, grazie al
quale è possibile temprare il proprio animo e la cui pluralità permette di
trovare l’atteggiamento esistenziale a noi più affine.
Hadot sottolinea come i modelli di vita filosofici dell’età antica siano
approcci all’esistenza che potrebbero essere definiti “universali”, poiché
validi per l’uomo di tutte le epoche il quale, nonostante il progresso storico e