Page 61 - La filosofia come esercizio spirituale.
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Nonostante  tale  spaccatura,  saranno  le  istituzioni  universitarie  il  punto  di

               riferimento  intorno  al  quale  si  svilupperà  la  ricerca  culturale  nei  secoli  a
               venire.  In  esse  la  scolastica  dominata  dalla  teologia  continuerà  a  essere
               l’insegnamento dominante fino al XVIII secolo.

                  In  questi  secoli  il  rapporto  tra  filosofia  e  vita  fu  molto  complesso  ed  è
               impossibile riassumerlo in così poco spazio. Di certo, ritenere che filosofia e
               vita  furono  due  ambiti  paralleli,  completamente  separati  tra  loro,  non  è  del

               tutto corretto.
                  Sicuramente  si  assiste,  durante  il  periodo  che  va  dai  primi  secoli  del
               Medioevo fino al XIV secolo, a un interesse per la ricerca filosofica di stampo

               prevalentemente metafisico e, soprattutto, a una sistematizzazione del sapere
               ad opere della scolastica del tutto funzionale all’insegnamento universitario,
               nonché alle esigenze del pensiero cristiano (basti pensare, ad esempio, alla
               raccolta  di  sentenze  di  Pietro  Lombardo  o  alla  modalità  di  discussione  dei

               problemi nelle opere di Tommaso D’Aquino).
                  Dall’altro  lato,  fu  proprio  in  risposta  a  questo  tipo  di  sapere  che  si
               sviluppò,  tra  XIV  e  XV  secolo,  l’Umanesimo  italiano,  periodo  culturale

               durante il quale vi fu una grande attenzione nei confronti dei classici greci e
               latini  e  un  recupero  dell’importanza  dell’uomo  e  delle  sue  facoltà  che  gli

               permettono di costruire attivamente la propria vita all’interno della realtà.              143
               Atteggiamento  che  raggiunge  il  suo  vertice  con  la  filosofia  di  Pico  della
               Mirandola e ben riassunto nel suo discorso De dignitate hominis, ma anche
               con  la  rifondazione  di  una  accademia  neoplatonica  ad  opera  di  Lorenzo  il
               Magnifico.

                  Un atteggiamento filosofico che verrà ereditato dagli umanisti europei del
               secolo  successivo  come  Erasmo  da  Rotterdam,  Montaigne,  Moore  e  che

               influenzerà  anche  lo  spirito  delle  riforme  protestanti  di  Lutero,  Zwingli  e
               Calvino  i  quali,  pur  nell’ottica  della  predestinazione  divina,  attribuiscono
               grande rilievo alle opere umane (l’importanza per l’uomo dell’azione concreta
               nella vita quotidiana).   144

                  Allo  stesso  tempo,  le  strutture  di  insegnamento  e  ricerca  continueranno  a
               diffondersi in tutto il mondo, scontrandosi ripetutamente con le filosofie extra-

               universitarie  (basti  pensare  all’esperienza  di  Giordano  Bruno,  che  tenne
               lezioni in Inghilterra ma che fu cacciato e deriso).
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