Page 34 - La filosofia come esercizio spirituale.
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Secondariamente,  il  piano  della  realtà  sociale,  che  vede  il  filosofo

               impegnato  in  un  contesto  ben  preciso  ossia  la  vita  di  tutti  i  giorni.  Tutte  le
               scuole  filosofiche  sono  molto  attente  a  questo  aspetto.  Alienarsi  dal  tessuto
               sociale, infatti, sarebbe per il filosofo una sconfitta, sia perché sarebbe una
               fuga di fronte ai problemi e non un modo per affrontarli, sia perché il filosofo

               ha il compito di prendersi cura non soltanto di sé, ma soprattutto degli altri. La
               reale cura di sé è quella che passa attraverso il rapporto con il prossimo, nel
               tentativo di creare un ambiente sociale favorevole allo sviluppo di una comune
               realizzazione interiore.

                  Infine, il piano più ampio della realtà che comprende il filosofo in relazione
               all’universo  intero,  con  un  ordine  naturale  da  conoscere  e  comprendere  per
               poter  trovare  il  proprio  posto  nel  mondo,  senza  affannarsi  nel  tentativo  di

               contrastare la Ragione universale.




               3.1 Il filosofo e se stesso



                  Come  accennato  in  precedenza,  il  primo  testo  in  cui  Hadot  descrive  in
               maniera  sistematica  gli  esercizi  spirituali  praticati  dai  filosofi  antichi  è
               l’articolo  Esercizi  spirituali.  Insieme  a  esso,  altri  testi  successivi  come  La
               fisica  come  esercizio  spirituale,  Esercizi  spirituali  antichi  e  filosofia

               cristiana,  La  figura  di  Socrate  e  La  filosofia  come  maniera  di  vivere
               segneranno l’evolversi di un percorso di studio che porterà alla pubblicazione
               della sua opera più completa e sistematica sull’argomento, ossia Che cos’è la
               filosofia antica?.

                  A  differenza  dei  saggi  elencati,  essa  presenta  in  maniera  organica  lo
               sviluppo degli esercizi spirituali, delineando i tratti principali delle sei scuole
               filosofiche  più  importanti  e  descrivendo  gli  esercizi  spirituali  di  ognuna  di

               esse. Hadot mette poi in luce i punti di contatto tra le pratiche delle diverse
               scuole, lavoro che gli permetterà di elencare gli esercizi spirituali più comuni,
               al di là delle differenze dottrinali.

                  In  primo  luogo,  in  ciascuna  scuola  la  trasformazione  spirituale  passa  dal
               singolo uomo e dalla sua volontà di intraprendere una strada filosofica.

                  La  forma  più  basilare,  ma  allo  stesso  tempo  di  importanza  decisiva,
               dell’espressione  della  volontà  di  attuare  una  trasformazione  interiore  è  la
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