Page 15 - La filosofia come esercizio spirituale.
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grazie alla riflessione teorica.» 12
Ed è proprio a partire dallo sviluppo della riflessione teorica classica che
Hadot prende le mosse per mostrare quale fosse il vero spirito della filosofia
antica e come essa si trasformasse, concretamente, in modo di vivere tramite
precisi esercizi spirituali.
2.2 Definizione di “Esercizi spirituali”
In Che cos’è la filosofia antica, Hadot definisce gli esercizi spirituali
«[...] delle pratiche che potevano essere di ordine fisico, come ad esempio un regime alimentare,
oppure discorsivo, come il dialogo e la meditazione; tutte, però, volte a operare una modificazione e
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una trasformazione nel soggetto che le praticava»
mentre in una conversazione con Davidson ne parla come
«[...] una pratica volontaria, personale, destinata a operare una trasformazione dell’individuo, una
trasformazione di sé.» 14
L’idea dell’esistenza di determinate pratiche spirituali all’interno della
filosofia antica aveva cominciato a farsi strada, nel filosofo francese, durante
gli anni appena successivi all’acquisizione della cattedra accademica. 15
In questo periodo entra in contatto con un testo di Paul Rabbow, Direzione
delle anime, che descriveva diverse forme di pratiche spirituali esercitate
dagli epicurei e dagli stoici, rapportandole a quelle della spiritualità cristiana.
Testo che, però, si limitava soltanto agli aspetti retorici degli esercizi
spirituali, senza sottolinearne la messa in pratica effettiva né l’importanza che
assumevano nella filosofia antica.
Approfondendo il fenomeno nei propri corsi universitari, Hadot giunge nel
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’77 a pubblicare il suo primo articolo sulla materia: Esercizi spirituali .
Tale articolo assume un’importanza primaria nel lavoro nel filosofo
francese; da un lato, pone le basi dei suoi lavori successivi, volti alla
riscoperta di una filosofia antica strettamente legata alla vita, dall’altro
propone