Page 891 - Dizionario di Filosofia
P. 891

caratterizzata da qualche cosa di contingente, da una creazione nuova e, finalmente,
          dall’apparizione  e  dallo  sviluppo  della  libertà,  a  spese  della  necessità  e  della
          fatalità, attraverso sintesi successive.
          Contraddizioni economiche (SISTEMA  DELLE)  o  Filosofia  della  miseria  (Système

          des  contradictions  économiques  ou  Philosophie  de  la  misère),  opera  di  P.  J.
          Proudhon (1846), conosciuta comunemente con il titolo di Filosofia della miseria*.
          Contratto sociale (IL) [DU contrat social ou Principes du droit politique], opera
          di  Rousseau  (1762),  considerata  uno  dei  testi  fondamentali  del  pensiero  politico
          moderno. Lo stato sociale che subentra a quello di natura ha origine da un contratto
          stipulato  fra  tutti  i  membri  del  corpo  politico.  In  virtù  di  tale  convenzione,  che

          obbliga  ciascuno  verso  tutti, l’individuo naturale  compie  un  salto  di  qualità  e  si
          trasforma  in cittadino. Rousseau concepisce il patto, pur con qualche incertezza e
          con qualche ricaduta su posizioni più arcaiche, non come un evento storico, ma come
          un’«  idea  »,  un  atto  atemporale  di  libera  sottomissione  a  una  norma,  atto  che  è
          perpetuamente  rinnovato  da  ogni  uomo  che  supera  i  limiti  della  naturalità  per

          assumere  le  obbligazioni  dello  stato  sociale.  In  questa  direzione  svilupparono  e
          approfondirono il concetto Kant e Fichte. In forza del patto l’individuo non perde la
          libertà;  anzi  conferisce  pienezza  di  valore  alla  propria  informe  disponibilità
          naturale. Il patto fa tutti ugualmente liberi in quanto ugualmente sovrani: l’assunzione
          della sovranità da parte di una frazione del corpo sociale, al contrario, snatura alla
          radice il contratto e precipita gli uomini nella servitû. Nella società in cui l’essenza
          del patto non viene contaminata, la sovranità risiede nell’unità del corpo sociale, il
          quale esprime la sua volontà nell’azione legislatrice, fonte di norme emanate in vista

          dell’interesse  comune.  Questa  è  la volontà  generale,  che  Rousseau  distingue
          nettamente dalla volontà di tutti, la quale ultima è invece da intendere solo come la
          somma delle discordanti ed egoistiche volontà individuali. La funzione del governo
          consiste unicamente nel dare esecuzione a quegli atti della volontà generale che sono
          le leggi. Se il governo esorbita da questi limiti, il patto sociale entra in crisi, cessa

          l’uguaglianza di tutti e nasce la tirannia. La forma di governo che si rivela più capace
          di dare attuazione alla volontà generale è quella aristocratica, il che non esclude
          tuttavia che anch’essa non possa degenerare, come più di frequente accade a quella
          monarchica e a quella democratica. L’ultima delle quattro parti dell’opera analizza
          il minimum di credenze religiose comuni richiesto come condizione della possibilità
          stessa del contratto sociale.  Non ci si eleva dallo stato di natura a quello sociale
          senza credere almeno nell’esistenza di un Dio che premia i giusti e punisce i cattivi.

          Tutta l’ulteriore varietà possibile delle credenze e dei dogmi è però indifferente ai
          fini del mantenimento del corpo sociale: in questo ambito la regola di condotta dello
          Stato deve essere quindi la tolleranza.
          Le  idee  del Contratto  influenzarono  profondamente  il  pensiero  posteriore  e  in
          particolare i movimenti politici di ispirazione democratica: fra questi ultimi il caso
          più esemplare è costituito dal giacobinismo francese ed europeo. Le considerazioni

          critiche più frequentemente ricorrenti negli studiosi posteriori si riferiscono da un
          lato alla derivazione « svizzera », anzi « cantonale », dell’ideale di Rousseau della «
   886   887   888   889   890   891   892   893   894   895   896