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qualche modo si rifà agli ideali della Repubblica di Platone, è l’esaltazione di una
perfetta comunità che vive nell’isola di Taprobane (od. Ceylon) sotto la direzione di
Hoh, il Metafisico, assistito da tre capi, Pon, Sin, Mor, che si occupano
rispettivamente dell’esercito, degli studi e della generazione e puericoltura. La
società descritta dal Campanella vive comunisticamente, perché non vi è ammessa la
proprietà privata, la quale, suscitando amor proprio ed egoismo, danneggia tutta
quanta la comunità. Nella Città del Sole non esistono servi e padroni, i bambini
vengono educati da appositi maestri fin dalla più tenera età e i matrimoni vengono
preparati da una commissione perché i governanti mirano soprattutto al
miglioramento morale e fisico della popolazione.
Codice della natura (Code de la nature), opera di Morelly, apparsa nel 1755 e
lungamente attribuita a torto a Diderot. L’opera espone l’ « ordine naturale » di cui
le società esistenti hanno misconosciuto le leggi e traccia il profilo di una società
ideale, in cui non esisterebbe la proprietà privata (salvo quella dei propri strumenti
di lavoro) e in cui il « diritto di vivere » e il « diritto di lavorare » sarebbero
assicurati dallo Stato; in essa il fanciullo riceverebbe a partire dai cinque anni un’ «
educazione comune », a un tempo civile e professionale, intellettuale e manuale.
L’opera esercitò grande influenza su diversi pensatori d’ispirazione socialistica, in
particolare su Babeuf e Cabet.
Cogitata et visa de interpretatione naturae, opera di F. Bacone, composta tra il
1607 e il 1609. In essa Bacone prende posizione contro la tradizione magica e
alchimistica, e contro le interferenze teologiche nell’indagine scientifica,
proponendo un nuovo metodo capace di garantire il progresso della scienza
sperimentale. Esso consiste nella raccolta dei dati, ordinata secondo le Tavole, così
da permettere un’esperienza literata, cioè comunicabile e passibile di suscitare
un’ulteriore riflessione.
Commentari su Aristotele di Averroè. V. ARISTOTELE (Commentari su).
Confessioni (Confessiones), opera di sant’Agostino scritta dagli ultimi mesi del 397
alla fine del 400. Agostino, tra i 43 e i 46 anni, ormai vescovo, racconta la prima
parte della sua esistenza per descrivere il processo con cui Dio conduce un’anima
alla verità, affinché ne torni lode alla potenza e bontà divina e utile ammaestramento
per conoscere l’uomo. Queste le vere ragioni dello scritto, alle quali si sono volute
affiancare quelle di una difesa personale e di una confessione a scopo penitenziale.
Nell’opera, che si muove nell’ambito di una religiosità tutta particolare, definibile
come percezione costante di Dio nell’uomo, Agostino affronta anche il dibattito
teologico circa i grandi temi di Dio, del peccato e della Grazia. Per la sua profonda
sincerità e per l’ansia di verità che la pervade, l’opera è tra le più alte testimonianze
della letteratura cristiana, e precorre certi atteggiamenti del pensiero religioso
moderno.
Conosci te stesso, opera di Bernardino Varisco, pubblicata nel 1912. In essa
l’autore difende la sua teoria che mira a salvare la realtà dell’individuo contro le
tesi del neohegelismo attualistico gentiliano. Rifacendosi allo spiritualismo di