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Catechismo positivista (Catéchisme positiviste) o Sommaria esposizione della
religione universale in undici ragionamenti sistematici tra una donna e un prete
dell’umanità di Auguste Comte (1852). L’opera ha il fine di esporre in sintesi la
filosofia positivista e di renderla accessibile ai più. Il Comte si sforza qui di fondare
una religione positiva, in cui entrano molteplici elementi del cattolicesimo, ma il suo
tentativo mette in luce i punti deboli di tutta la sua concezione filosofica.
Categorie (TRATTATO DELLE), opera di Aristotele, il primo dei sei trattati riuniti
sotto il titolo collettivo di Organon*. L’autore, a viva voce o negli scritti oggi
perduti, doveva avere spiegato il significato della parola « categoria »: essa
designerebbe ciò che può essere predicato del soggetto, oppure l’atto stesso della
predicazione oppure il significato che da questo atto risulta; in generale corrisponde
al predicato di una proposizione.
Cena de le ceneri (LA), opera filosofica di Giordano Bruno pubblicata nel 1584
che, insieme con De la causa principio et uno e De l’infinito universo et mondi,
costituisce un trittico particolarmente significativo nello sviluppo del pensiero
bruniano. L’opera, in cinque dialoghi, prende il titolo da un convito tenuto il primo
giorno della Quaresima, in cui si discute degli errori degli aristotelici e della
validità del nuovo sistema cosmologico copernicano. Con una prosa ricca di spirito
satirico e beffardo il Bruno dileggia i difensori del passato, polemizza contro coloro
che sostengono il dualismo tra Terra e Cielo e ribadisce il suo concetto dell’infinità
dell’Universo, mentre esalta con accenti poetici la conoscenza del tutto come
profonda unità.
Chuang-tzû, opera fondamentale del taoismo detto « filosofico ». Il suo autore,
Chuang-tzû, visse alla fine del IV sec. a.C.; nulla sappiamo della sua vita, ma l’opera
è molto personale, sia per le idee contenute e per la vivacità che anima i numerosi
aneddoti, sia per lo stile. Di tendenza polemica, lo scritto si distingue per lo spirito
mordente.
Città di Dio (LA) [De civitate Dei], opera di sant’Agostino scritta dal 412 al 426.
Alarico, re dei Visigoti, aveva preso e saccheggiato Roma (410) e i pagani
attribuivano le sciagure dell’Impero alla collera degli dei, irritati dal progresso del
cristianesimo. Sant’Agostino rispose alle loro accuse con questa opera; in essa ha
particolare importanza la grandiosa presentazione delle due città: la Città di Dio,
mistica dimora delle anime predestinate, cui si contrappone la seconda Città, quella
di Satana, i cui cittadini sono alleati consciamente o inconsciamente contro la
divinità. Nelle alterne vicende della lotta, sant’Agostino vede riflessa la storia
dell’umanità fino alla fine dei tempi. Per estensione, nei secoli seguenti, si è
identificata — contrariamente al pensiero chiaramente espresso da sant’Agostino —
la Città di Dio con la Chiesa. Da ciò nacque l’elaborazione della dottrina teocratica
conosciuta con il nome di agostinianesimo politico.
Città del Sole (LA) [Civitas Solis], opera di Tommaso Campanella, pubblicata nel
1623 e composta durante i lunghi anni di carcere. Scritta in due redazioni italiane e
almeno in altre due in latino, fu pubblicata a Francoforte in latino. L’opera, che in