Page 888 - Dizionario di Filosofia
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Catechismo  positivista  (Catéchisme  positiviste)  o Sommaria  esposizione  della
          religione universale in undici ragionamenti sistematici tra una donna e un prete
          dell’umanità di Auguste  Comte (1852).  L’opera ha il fine di esporre in sintesi la
          filosofia positivista e di renderla accessibile ai più. Il Comte si sforza qui di fondare
          una religione positiva, in cui entrano molteplici elementi del cattolicesimo, ma il suo
          tentativo mette in luce i punti deboli di tutta la sua concezione filosofica.

          Categorie (TRATTATO  DELLE),  opera  di  Aristotele,  il  primo  dei  sei  trattati  riuniti
          sotto  il  titolo  collettivo  di Organon*.  L’autore,  a  viva  voce  o  negli  scritti  oggi
          perduti,  doveva  avere  spiegato  il  significato  della  parola  «  categoria  »:  essa
          designerebbe ciò che può essere predicato del soggetto, oppure l’atto stesso della
          predicazione oppure il significato che da questo atto risulta; in generale corrisponde

          al predicato di una proposizione.
          Cena de le ceneri (LA), opera filosofica di  Giordano  Bruno pubblicata nel 1584
          che, insieme con De la causa principio et uno  e De l’infinito universo et mondi,
          costituisce  un  trittico  particolarmente  significativo  nello  sviluppo  del  pensiero

          bruniano. L’opera, in cinque dialoghi, prende il titolo da un convito tenuto il primo
          giorno  della  Quaresima,  in  cui  si  discute  degli  errori  degli  aristotelici  e  della
          validità del nuovo sistema cosmologico copernicano. Con una prosa ricca di spirito
          satirico e beffardo il Bruno dileggia i difensori del passato, polemizza contro coloro
          che sostengono il dualismo tra Terra e Cielo e ribadisce il suo concetto dell’infinità
          dell’Universo,  mentre  esalta  con  accenti  poetici  la  conoscenza  del  tutto  come
          profonda unità.

          Chuang-tzû,  opera  fondamentale  del  taoismo  detto  «  filosofico  ».  Il  suo  autore,
          Chuang-tzû, visse alla fine del IV sec. a.C.; nulla sappiamo della sua vita, ma l’opera
          è molto personale, sia per le idee contenute e per la vivacità che anima i numerosi
          aneddoti, sia per lo stile. Di tendenza polemica, lo scritto si distingue per lo spirito

          mordente.
          Città di Dio (LA) [De civitate Dei], opera di sant’Agostino scritta dal 412 al 426.
          Alarico,  re  dei  Visigoti,  aveva  preso  e  saccheggiato  Roma  (410)  e  i  pagani
          attribuivano le sciagure dell’Impero alla collera degli dei, irritati dal progresso del
          cristianesimo. Sant’Agostino rispose alle loro accuse con questa opera; in essa ha
          particolare importanza la grandiosa presentazione delle due città: la  Città di  Dio,

          mistica dimora delle anime predestinate, cui si contrappone la seconda Città, quella
          di  Satana,  i  cui  cittadini  sono  alleati  consciamente  o  inconsciamente  contro  la
          divinità.  Nelle  alterne  vicende  della  lotta,  sant’Agostino  vede  riflessa  la  storia
          dell’umanità  fino  alla  fine  dei  tempi.  Per  estensione,  nei  secoli  seguenti,  si  è
          identificata — contrariamente al pensiero chiaramente espresso da sant’Agostino —

          la Città di Dio con la Chiesa. Da ciò nacque l’elaborazione della dottrina teocratica
          conosciuta con il nome di agostinianesimo politico.
          Città del Sole (LA) [Civitas Solis], opera di Tommaso Campanella, pubblicata nel
          1623 e composta durante i lunghi anni di carcere. Scritta in due redazioni italiane e
          almeno in altre due in latino, fu pubblicata a Francoforte in latino. L’opera, che in
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