Page 84 - Dizionario di Filosofia
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precedeva quella delle categorie (dette latinamente predicamenti).

          ante rem (loc. lat. che significa prima della cosa). Formula usata per indicare una
          delle  soluzioni  date  al  problema  degli  universali*,  cioè  la  soluzione  realistica,
          secondo cui gli universali preesistono alle cose individuali, ne sono i modelli eterni
          esistenti nella mente di Dio (v. ESEMPLARISMO). Le altre soluzioni sono indicate con

          le formule in re* e post rem*.
          ANTICIPAZIONE.  Il  termine  corrisponde  al  greco prólēpsis  (prolessi),  usato  nella
          logica degli stoici e degli epicurei. Per gli stoici indicava il formarsi spontaneo nella
          mente  di  un  concetto  generale  in  occasione  della  percezione  di  un  oggetto
          particolare: tali anticipazioni non sono da considerare nozioni a priori, ma venivano
          così  chiamate  per  distinguerle  da  quei  concetti  che  sono  il  risultato  di  tutto  un

          procedimento dimostrativo. Gli epicurei, con un più rigoroso sensismo, intendevano
          le  anticipazioni  come  derivate  dal  ricordo  di  precedenti  percezioni  che  vengono
          richiamate alla memoria in presenza di percezioni simili: ad es., quando, vedendo
          venir avanti qualche cosa, diciamo che si tratta di un uomo, usiamo la parola « uomo
          » in quanto pensiamo immediatamente, in forza della anticipazione, alla immagine di
          uomo che deriva dalle sensazioni già avute. Nella filosofia moderna, per F. Bacone e

          altri,  il  termine  acquista  il  senso  dispregiativo  di  congettura  arbitraria,  di
          conclusione generale senza valore, in quanto non sufficientemente fondata sui fatti.
          Kant  ha  chiamato anticipazioni  della  percezione  quei  princìpi  dell’intelletto  che
          servono  a  regolare  l’applicazione  delle  categorie  della  qualità  (realtà,  negazione,
          limitazione)  ai  dati  dell’esperienza:  secondo  Kant,  noi  non  possiamo  anticipare
          (ossia  determinare a  priori)  la  sensazione  come  tale,  che  viene  solo  data a
          posteriori;  ma  la  proprietà  di  avere  un’intensità  qualitativa,  cioè  un  grado,  è

          conoscibile a priori, e pertanto, in certo qual modo, può essere preveduta.
          Anticipazione dell’esperienza viene chiamata dai logici l’ipotesi, considerata come
          un momento del metodo sperimentale.
          ANTÌFASI  (gr. antíphasis).  Nella  logica  aristotelica,  la  contraddizione,  ossia

          l’affermare  e  il  negare  una  medesima  determinazione  rispetto  ad  un  medesimo
          oggetto.
          ANTIFÓNTE  Sofista,  in  gr. Antíphōn,  filosofo  e  matematico  (V  sec.  a.C.),  talora
          erroneamente confuso con l’omonimo e contemporaneo oratore.  Gli sono attribuiti
          quattro trattati: La verità, Sulla concordia (Perì omonóias), Il politico (Politikós),
          Sull’interpretazione dei sogni (Perì kriseōs onéirōn).

          Antifonte appare, anche alla luce di due lunghi frammenti restituitici recentemente
          dai papiri, come uno dei maggiori rappresentanti della sofistica. Polemizzò contro il
          relativismo  e  il  soggettivismo  assoluti  di  Protagora  e  di  Gorgia,  in  base  alla
          considerazione della fondamentale capacità della natura di garantire un minimo di
          uniformità all’esperienza. Sostenne l’eguaglianza degli uomini (Greci e Barbari, in

          particolare), quale logica conseguenza della somiglianza delle loro necessità. Infine,
          operò  una  radicale  svalutazione  della  giustizia,  ritenendo  le  leggi  semplici
          convenzioni dei singoli Stati, contrarie alla natura umana, la quale sola può garantire
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