Page 821 - Dizionario di Filosofia
P. 821

alla quale viene fatta risalire la responsabilità dell’indebolimento della coscienza

          morale della nazione. Tra le altre opere di Taine sono ancora degne di menzione:
          Nuovi saggi (1865), Vita e opinioni di Thomas Graindorge (1867), Ultimi saggi di
          critica e di storia (1892) e l’Epistolario, pubblicato postumo (4 voll., 1904-1907).
          La  reazione  antipositivistica  non  fu  generosa  con  il  Taine:  in  particolare
          l’affermazione del Croce che il Taine appartenga, più che alla storia della filosofia e
          della storiografia « a quella delle tendenze e mode culturali », è senza dubbio troppo

          ingiustamente riduttiva.
          Bibliogr.: V. Giraud, Essai sur Taine, Parigi 1901; P. Lacombe, La psychologie des
          individus  et  des  sociétés  chez  Taine,  historien  des  littératures,  Parigi  1906;  V.
          Giraud, H. Taine. Etudes et documents, Parigi 1928; G. Castiglioni, Taine, Brescia
          1945; J. Sholom Kahn, Science and aesthetic judgement. A study in Taine’s critical

          method,  Nuova  York  1953;  G.  Mongardini, Storia  e  sociologia  nell’opera  di  H.
          Taine, Milano 1965.
          TALÈTE, in gr. Thalês, filosofo greco, nato a Mileto. Poiché le testimonianze antiche
          attribuiscono  a  Talete  al  vertice  della  maturità  la  predizione  di  un’eclisse,  che  si

          presume debba essere quella del 585 a.C., la vita di Talete dovette svolgersi dal 624
          a.C. circa al 546 circa, se è vero che il filosofo morì a 78 anni. Della sua fama è una
          riprova  il  fatto  che  il  suo  nome  compaia  fra  quelli  dei  Sette*  sapienti  fin  dagli
          elenchi  più  antichi.  Aristotele  lo  chiama  «  fisiologo  »  e  «  filosofo  »,  in  quanto
          indagatore della natura (phýsis)  e  primo  consapevole  ricercatore  del  principio  di
          tutte le cose. Sempre secondo Aristotele, Talete sosteneva che l’acqua, o « l’umido
          »,  è  la  sostanza  primordiale,  richiamandosi  al  mito  di  Oceano  e  Teti,  ad  antiche

          credenze egizie e anche a osservazioni empiriche (il nutrimento di tutte le cose è
          umido, ogni germe ha natura umida e « perfino il  Caldo si genera dall’acqua e si
          nutre  di  essa  »).  La  scoperta  della  forza  magnetica  presente  in  alcuni  minerali  di
          ferro della Lidia avrebbe confermato Talete nell’intuizione che la natura è animata e
          vivente  («  tutto  è  pieno di dei »).  La tradizione attribuisce a  Talete, che avrebbe
          trasportato in  Grecia il patrimonio di conoscenze accumulato dai  Mesopotamici e

          dagli Egiziani, vaste conoscenze anche nel campo dell’astronomia e della geometria.
          L’entità dei suoi apporti in questo campo resta peraltro molto incerta e gli storici
          della matematica antica concordano nell’affermare che in ogni caso il teorema che va
          sotto il nome di Talete è stato correttamente formulato e dimostrato almeno un secolo
          dopo la sua morte.

          Bibliogr.: Jonici, testimonianze e frammenti, a cura di A. Maddalena, Firenze 1963;
          A.  Maddalena, Sulla cosmologia jonica da Talete a Eraclito, Padova 1940; M. C.
          Stokes, Hesiodic and  Milesian cosmogonies,  «  Phronesis  »,  1963;  R.  Lahaye, La
          philosophie ionienne: l’école de Milet, Parigi 1967.
          TAOISMO.  Dottrina  filosofica  e  religiosa  cinese,  che  si  richiama  a  Lao-tzû*  e  al

          Taoteching*.  I  rapporti  tra taoismo  filosofico  e  taoismo  religioso  (v. CINESE,
          filosofia)  sono  di  natura  assai  complessa:  si  tende  oggi  a  ritenere  che  essi
          costituiscano due tradizioni sostanzialmente indipendenti, aventi in pratica in comune
   816   817   818   819   820   821   822   823   824   825   826