Page 756 - Dizionario di Filosofia
P. 756

note erano quasi esclusivamente opere di logica: l’Isagoge di Porfirio, l’Organon di

          Aristotele  e  le  opere  di  Boezio.  Nacque  in  questo  ambito  la  questione  degli
          universali  (v. UNIVERSALE);  mentre  alcuni  sostenevano  il concettualismo*  o
          addirittura  il nominalismo*  (Roscellino),  altri,  come  Guglielmo  di  Champeaux  e
          sant’Anselmo,  difendevano  il realismo*,  e  cioè  la  tesi  dell’esistenza  reale  degli
          universali. Tuttavia, la disputa sugli universali si trasformò rapidamente da questione
          logico-grammaticale  in  problema  metafisico-teologico.  I  pericoli  insiti

          nell’accettazione del nominalismo (i suoi seguaci erano fra l’altro indotti a mettere in
          discussione il dogma trinitario) spinsero i cosiddetti « antidialettici », fra i quali il
          più eminente fu san Pietro Damiani, a condannare ogni tentativo di razionalizzazione
          della verità rivelata. Le tesi mistiche di quest’ultimo furono riprese nel XII sec. dai
          maestri  platonizzanti  dell’abbazia  di  San  Vittore  (i  «  Vittorini  »),  mentre  il
          razionalismo  trovò  il  suo  campione  nel  maggior  pensatore  dell’epoca,  Pietro
          Abelardo.  Dalla  lettura  del Timeo  platonico  i  seguaci  della  scuola  di  Chartres

          (Bernardo di Chartres, Guglielmo di Conches) derivarono un nuovo interesse per lo
          studio della cosmologia e dei fenomeni naturali.  In polemica aspra contro di loro
          furono i cosiddetti « iperdialettici », contestati a loro volta da Giovanni di Salisbury.
          I Libri quattuor Sententiarum di Pietro Lombardo, infine, offrirono verso la metà
          del  secolo  un  modello  di  trattazione  sistematica  dell’enciclopedia  filosofico-
          teologica.

          • Apogeo della scolastica (XIII sec.). Coincide con il sorgere e con l’organizzarsi
          delle università e con la crescente attività culturale dei due nuovi ordini religiosi dei
          francescani  e  dei  domenicani,  ma  dipende  essenzialmente  dalla  «  scoperta  di
          Aristotele  »,  e  cioè  più  esattamente  dalla  conoscenza  delle  opere  di  fisica,
          metafisica  ed  etica  del  filosofo  greco,  prima  nella  rielaborazione  dei  grandi
          commentatori arabi (Averroè, Avicenna) e poi in traduzioni dirette. L’aristotelismo
          penetrò soprattutto nell’università di Parigi, invano contrastato dalle interdizioni dei

          concili  e  dei  pontefici.  Mentre  i  francescani  restarono  sostanzialmente  fedeli  alla
          tradizione platonico-agostiniana e respinsero Aristotele, i domenicani affrontarono
          l’aristotelismo,  lo  liberarono  dalle  sovrastrutture  neoplatoniche  accolte  dai
          commentatori  arabi  e  lo  integrarono  con  uno  sforzo  speculativo  poderoso  nel
          patrimonio culturale dell’ortodossia cristiana. I maestri della scolastica domenicana

          furono  sant’Alberto  Magno  e  san  Tommaso  d’Aquino:  il  primo  fornì  al  maggiore
          ingegno filosofico del secondo i materiali per l’elaborazione di una sintesi armonica
          fra  eredità  del  pensiero  classico  e  dottrina  cristiana.  Gli  stessi  due  maggiori
          rappresentanti del misticismo francescano, Alessandro di Hales e san Bonaventura
          da  Bagnorea,  risentirono,  pur  rimanendo  fedeli  alla  linea  dottrinaria  platonico-
          agostiniana, degli stimoli fecondi dell’aristotelismo.
          •  Dissoluzione  della  scolastica  (secc.  XIV-XV).  È  preferibile  parlare  di  «
          dissoluzione  »  piuttosto  che  di  «  decadenza  »  perché,  se  in  quest’epoca  venne

          approfondito  il  solco  fra  ragione  e  fede  e  negata  la  possibilità  del  compito  che
          costituiva la stessa ragion d’essere della filosofia scolastica, queste posizioni non
          implicarono  affatto  una  diminuzione  del  vigore  speculativo.  L’averroismo  latino
   751   752   753   754   755   756   757   758   759   760   761