Page 712 - Dizionario di Filosofia
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vitali del suo pensiero. Considerato come l’iniziatore del neokantismo in Francia, il

          Renouvier  elaborò  in  realtà  assai  liberamente  l’eredità  kantiana,  giungendo  a  un
          monadismo  pluralistico  di  tipo  leibniziano  e  accentuando,  in  un  universo  inteso
          indeterministicamente,  il  valore  della persona,  come  centro  di  iniziativa  libera  e
          responsabile.  Dio è per lui l’ordine morale che si attua infinitamente nella storia,
          attraverso  le  imprevedibili  vicende  poste  in  essere  dall’attività  dell’uomo.  Il
          progresso è solo un’alternativa possibile e il suo verificarsi dipende dalle scelte dei

          singoli. Di questa negazione della necessità storica è documento singolare l’opera
          Ucronia, uscita anonima nel 1876 e contenente un abbozzo di quella che avrebbe
          potuto essere la storia della civiltà europea, se il cristianesimo non avesse trionfato.
          Opere principali, oltre a quelle citate: Saggi di critica generale  (1854-1864), La
          scienza  della  morale  (1869), Filosofia  analitica  della  storia  (1896), La  nuova
          monadologia  (1899), I  dilemmi  della  metafisica  (1900), Storia  e  soluzione  dei
          problemi metafisici (1901), Il personalismo (1902).

          Bibliogr.:  G.  Séailles, La philosophie de  C.  Renouvier,  Parigi  1905; A.  Levi, La
          filosofia dell’esperienza. I: Il fenomenismo neocriticista di Renouvier, Pavia 1909;
          O. Hamelin, Le système de Renouvier, Parigi 1927; E. Waelti, La morale kantienne
          de C. Renouvier et son influence sur la constitution de la morale laïque dans la

                                        e
          deuxième moitié du XIX  siècle en France, Ginevra 1947; M. Gueroult, Renouvier
          et l’histoire de la philosophie, « Revue de théologie et de philosophie », 1967.
          RENSI (Giuseppe), filosofo italiano (Villafranca di  Verona 1871 -  Genova 1941).

          Dopo la giovanile partecipazione al movimento socialista, per la quale fu costretto a
          un lungo espatrio in Svizzera (1898-1908), insegnò in varie università italiane fino al
          1934,  quando  per  la  sua  avversione  al  regime  fascista  fu  costretto  a  lasciare  la
          cattedra di Genova. Passò dall’originario idealismo misticheggiante alla professione
          di  uno  scetticismo  radicale,  fondato  sulla  dimostrazione  dell’ambiguità  e  della
          polivalenza di tutti i momenti della realtà.  Bersaglio preferito della sua polemica

          furono l’ottimismo e il provvidenzialismo della filosofia crociana.
          L’unico  riscatto  dalla  passività  che  consegue  necessariamente  alla  comprensione
          scettica  della  insensatezza  del  tutto  risiede  per  il  Rensi  nell’atto  morale  gratuito,
          immotivato come la pura follia (La morale come pazzia, postuma, 1942).
          Il Rensi fu autore molto fecondo e scrittore brillante. Meritano particolare menzione:
          Lineamenti  di  filosofia  scettica  (1919), Autobiografia  intellettuale,  Poemetti  in
          prosa e in verso (1939).

          RES (voce lat., cosa). Nella terminologia scolastica, la realtà esterna. • Res cogitans,
          res  extensa,  per  Cartesio,  rispettivamente  la  «  realtà  pensante  »  (il  soggetto
          consapevole di sé) e la « realtà esterna » (l’oggetto non consapevole di sé, che ha
          una  dimensione  puramente  spaziale),  ovvero  il  pensiero  e  la  materia,  che
          costituiscono i due poli del dualismo cartesiano.

          RESIDUI (METODO  DEI).  Uno  dei  procedimenti  o  metodi  della  ricerca  sperimentale
          indicati da J. Stuart Mill, consistente nel sottrarre da un complesso fenomenico la
          parte di cui si sono già individuate per induzione le cause, per ricercare il nesso fra
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