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vitali del suo pensiero. Considerato come l’iniziatore del neokantismo in Francia, il
Renouvier elaborò in realtà assai liberamente l’eredità kantiana, giungendo a un
monadismo pluralistico di tipo leibniziano e accentuando, in un universo inteso
indeterministicamente, il valore della persona, come centro di iniziativa libera e
responsabile. Dio è per lui l’ordine morale che si attua infinitamente nella storia,
attraverso le imprevedibili vicende poste in essere dall’attività dell’uomo. Il
progresso è solo un’alternativa possibile e il suo verificarsi dipende dalle scelte dei
singoli. Di questa negazione della necessità storica è documento singolare l’opera
Ucronia, uscita anonima nel 1876 e contenente un abbozzo di quella che avrebbe
potuto essere la storia della civiltà europea, se il cristianesimo non avesse trionfato.
Opere principali, oltre a quelle citate: Saggi di critica generale (1854-1864), La
scienza della morale (1869), Filosofia analitica della storia (1896), La nuova
monadologia (1899), I dilemmi della metafisica (1900), Storia e soluzione dei
problemi metafisici (1901), Il personalismo (1902).
Bibliogr.: G. Séailles, La philosophie de C. Renouvier, Parigi 1905; A. Levi, La
filosofia dell’esperienza. I: Il fenomenismo neocriticista di Renouvier, Pavia 1909;
O. Hamelin, Le système de Renouvier, Parigi 1927; E. Waelti, La morale kantienne
de C. Renouvier et son influence sur la constitution de la morale laïque dans la
e
deuxième moitié du XIX siècle en France, Ginevra 1947; M. Gueroult, Renouvier
et l’histoire de la philosophie, « Revue de théologie et de philosophie », 1967.
RENSI (Giuseppe), filosofo italiano (Villafranca di Verona 1871 - Genova 1941).
Dopo la giovanile partecipazione al movimento socialista, per la quale fu costretto a
un lungo espatrio in Svizzera (1898-1908), insegnò in varie università italiane fino al
1934, quando per la sua avversione al regime fascista fu costretto a lasciare la
cattedra di Genova. Passò dall’originario idealismo misticheggiante alla professione
di uno scetticismo radicale, fondato sulla dimostrazione dell’ambiguità e della
polivalenza di tutti i momenti della realtà. Bersaglio preferito della sua polemica
furono l’ottimismo e il provvidenzialismo della filosofia crociana.
L’unico riscatto dalla passività che consegue necessariamente alla comprensione
scettica della insensatezza del tutto risiede per il Rensi nell’atto morale gratuito,
immotivato come la pura follia (La morale come pazzia, postuma, 1942).
Il Rensi fu autore molto fecondo e scrittore brillante. Meritano particolare menzione:
Lineamenti di filosofia scettica (1919), Autobiografia intellettuale, Poemetti in
prosa e in verso (1939).
RES (voce lat., cosa). Nella terminologia scolastica, la realtà esterna. • Res cogitans,
res extensa, per Cartesio, rispettivamente la « realtà pensante » (il soggetto
consapevole di sé) e la « realtà esterna » (l’oggetto non consapevole di sé, che ha
una dimensione puramente spaziale), ovvero il pensiero e la materia, che
costituiscono i due poli del dualismo cartesiano.
RESIDUI (METODO DEI). Uno dei procedimenti o metodi della ricerca sperimentale
indicati da J. Stuart Mill, consistente nel sottrarre da un complesso fenomenico la
parte di cui si sono già individuate per induzione le cause, per ricercare il nesso fra