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ad allora dai fisici

          Lo  stesso  Schrödinger  dimostrò  che  la  meccanica  quantistica  e  la  meccanica
          ondulatoria,  benché  fondate  su  presupposti  differenti,  sono  in  sostanza  la  stessa
          teoria: esse differiscono unicamente nel linguaggio, ma le conseguenze fisiche sono
          le stesse. Rispetto alla fisica classica la maggiore innovazione introdotta dalla nuova
          teoria è nella nozione di misura: ogni misurazione è il risultato di una interazione tra
          un apparato di misura e il sistema in esame. In generale l’influenza dell’apparecchio

          di misura sull’andamento del fenomeno in esame è trascurabile, tuttavia, quando il
          sistema  oggetto  di  studio  è  microscopico,  come  un  atomo  o  una  molecola,  la
          perturbazione  prodotta  dall’osservazione  non  è  affatto  trascurabile.  (V.
          INDETERMINISMO.)
          QUIDDITÀ  (lat.  mediev. quidditas).  Termine  della  filosofia  scolastica  che  indica
          l’essenza sostanziale di una cosa, il suo « che cosa » (lat. quid) che fa sì che essa sia

          ciò che è, in opposizione alla semplice constatazione della sua esistenza.
          QUIETISMO.  In  senso  generale,  atteggiamento  mistico,  che  tende  ad  annullare  il
          valore  dell’attività  umana  nel  rapporto  con  Dio;  in  senso  più  Specifico,  vasto
          movimento,  sviluppatosi  nel XVII sec., tendente all’identificazione mistica con  Dio

          mediante uno stato di passività totale acquisita.
          Tendenze quietiste apparvero presto nel pensiero cristiano; si possono ricordare: gli
          euchiti,  condannati  dal  concilio  di  Efeso  del  431,  secondo  i  quali  la  preghiera
          continua  avrebbe  l’efficacia  di  espellere  definitivamente  il  demonio  dall’anima;
          diverse correnti mistiche medievali, come quella dei beghini e begardi, condannati
          dal  concilio  di  Vienne  del  1311,  e  quella  di  Maestro  Eckhart,  condannato  da
          Giovanni  XXII nel 1329 (due anni dopo la sua morte).  Nel XVII  sec.  il quietismo

          prese una configurazione più precisa, anche in relazione al dibattito teologico sulla
          predestinazione e il libero arbitrio, come tentativo di liberare la coscienza da ogni
          forma  di  terrore  religioso.  Con  una  esasperata  impostazione  mistica,  il  quietismo
          finisce  per  annullare  il  valore  della  volontà  umana,  sia  per  quanto  riguarda  il
          problema  della  salvezza,  che  viene  interamente  lasciata  all’opera  di  Dio,  sia  per
          quanto  riguarda  l’orazione,  in  cui  deve  tacere  ogni  operazione  intellettuale  dello

          spirito e ogni sforzo della volontà. Il principale rappresentante del quietismo viene
          considerato il sacerdote spagnolo Miguel de Molinos, condannato da Innocenzo XI
          con  la  bolla Caelestis  Pastor  (1687).  Tra  gli  Italiani  possono  essere  ricordati  il
          cardinale  Pier  Matteo  Petrucci,  che  dovette  sottoscrivere  un’abiura  nel  1687  e  il
          gruppo detto « pelagino », fondato da Giacomo Casolo a Milano nell’oratorio di San
          Pelagio. In Francia si ebbe una celebre disputa, a proposito degli scritti di Madame
          Guyon, tra Bossuet, che accusava l’autrice di propagare idee quietiste, e Fénelon che

          ne prese le difese e che fu coinvolto nella stessa accusa. Soprattutto per l’influsso di
          Luigi XIV, Innocenzo XII finì per condannare, con il breve Cum alias (1699) ventitré
          proposizioni di Fénelon, il quale si sottomise immediatamente.
          QUINE (Willard VAN  ORMAN), matematico americano (Akron 1908). Laureatosi nel

          1930,  scoprì  la  sua  vocazione  di  logico  durante  gli  studi  di  filosofia  compiuti
          all’università Harvard dal 1930 al 1932; dal 1956 è professore a Harvard. La sua
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