Page 686 - Dizionario di Filosofia
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I rapporti interindividuali, che nel bambino sono circoscritti all’ambiente familiare,

          interessano  progressivamente  gruppi  sempre  più  numerosi  e  ampi.  Lo  studio
          sistematico  dei  fenomeni  sociali  costituisce  l’oggetto  della psicologia  sociale  la
          quale,  oltre  che  dello  studio  delle  influenze  dell’ambiente,  si  occupa  anche  dei
          comportamenti dei vari gruppi sociali e degli individui in quanto membri dei gruppi
          stessi ed estende le sue indagini a moltissimi campi tra cui la pubblica opinione, la
          moda, la pubblicità, i conflitti sociali, le interazioni fra gruppi razziali diversi, ecc.

          (V. anche SOCIOLOGIA.)
          La  psicologia  differenziale  infine  si  avvale  delle  acquisizioni  realizzate  dalla
          psicologia animale che, inquadrando sistematicamente le manifestazioni dell’attività
          psichica  negli  animali  e  stabilendo  delle  sorta  di  gerarchie  psicologiche  tra  le
          specie,  ha  consentito  di  indagare  su  certe  manifestazioni  psichiche  umane
          diversamente non abbordabili.

          Bibliogr.:  C.  C.  Pratt, The  logic  of  modern  psychology,  Nuova York  1948;  J.  P.
          Guilford, General  psychology,  Londra  1952;  E.  G.  Boring, A  history  of
          experimental psychology, Nuova York 1950; H. Helson, Theoretical foundations of
          psychology,  Nuova  York  1951;  H.  E.  Garret, General  psychology,  Nuova  York
          1961; A. Massucco Costa, Storia della psicologia, Torino 1962; Aa. Vv., Questioni

          di psicologia, a cura di L. Ancona, Brescia 1962; G. S. Brett, History of psychology,
          Cambridge (Mass.) 1965; A source book in the history of psychology, a cura di R. J.
          Herrnstein e E. G. Boring, Cambridge (Mass.) 1966; D. F. Romano, Psicologia: tra
          ideologia e scienza, Milano 1974.
          PSICOLOGISMO.  Tendenza  filosofica  che  pone  al  centro  di  ogni  riflessione  i  dati
          della  coscienza  empirica  individuale,  riducendo  la  conoscenza  stessa  del  reale  a

          quella  dei  meccanismi  psichici  (in  questo  senso  il  termine,  usato  con  sfumatura
          spregiativa,  equivale  a soggettivismo); secondo il Gioberti, in senso più generale,
          ogni sistema « che deduca l’intelligibile dal sensibile, e l’ontologia dalla psicologia
          ».
          • Psicologismo logico, quello che nega valore di universalità all’a priori e alle leggi

          della logica riducendoli a comportamenti psichici.  Tale tendenza, caratteristica ad
          es. di T. Lipps, è stata combattuta da numerose correnti del pensiero moderno, dalla
          fenomenologia di Husserl al neopositivismo, all’esistenzialismo di Heidegger e di
          Sartre. Tipica è la confutazione fatta da G. Frege: « Non si confonda la verità di una
          proposizione con il suo venir pensata! Occorre ricordarsi bene di questo: che una
          proposizione non cessa di essere vera allorché io non la penso più, come il sole non
          cessa di esistere allorché io chiudo gli occhi ».

          PUFENDORF  (Samuel,  barone VON), giurista e storico tedesco (Chemnitz,  Sassonia,
          1632  -  Berlino  1694).  Espose  la  sua  concezione  di  diritto  internazionale
          (approfondendo  il  pensiero  di  Grozio  e  Hobbes)  nell’opera Elementa
          iurisprudentiae  universalis  libri  duo  (1660)  dedicata  all’elettore  palatino  Carlo
          Ludovico,  che  lo  ricompensò  creando  per  lui  a  Heidelberg  la  prima  cattedra  di

          diritto  naturale  internazionale.  L’aspra  critica  all’assetto  costituzionale  del  Sacro
          romano impero e alla casa d’Absburgo nel De statu imperii germanici (1667), edito
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