Page 645 - Dizionario di Filosofia
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PLASTICO.  Con  l’espressione natura  plastica  i  filosofi  della  scuola  platonica  di
          Cambridge indicarono la forza emanata da Dio, alla quale è assegnato il compito di
          formare e ordinare la materia.

          PLATONE, in gr. Plátōn, filosofo greco (Atene 427-347 a.C.). Nato da una famiglia
          aristocratica, durante gli anni della giovinezza desiderò dedicarsi attivamente alla
          politica; ma amareggiato dalle vicende della sua città in quel periodo, si trasse ben
          presto in disparte. Verso i vent’anni divenne discepolo di Socrate, di cui ammirava
          la concezione di una politica secondo giustizia. Deluso del governo oligarchico dei
          Trenta tiranni, affermatosi nel 404, benché tra i maggiori esponenti di esso ci fossero
          suoi familiari (Crizia e Carmide), nutrì dapprima qualche fiducia nella restaurazione

          democratica;  il  governo  democratico  gli  si  rivelò  invece  il  peggiore  di  tutti,
          rendendosi responsabile della condanna e della morte di Socrate (399). Scomparso
          Socrate,  Platone  si recò per qualche tempo a  Megara e quindi, rientrato in Atene,
          diede forse inizio alla sua attività letteraria. Compì poi parecchi viaggi: in Egitto, a
          Cirene, a Taranto (dove visitò la comunità pitagorica guidata dall’amico Archita) e
          nel 388 a Siracusa, governata da Dionigi il Vecchio: qui strinse amicizia con Dione,

          cognato  del  tiranno.  Ritornato  ad  Atene,  fondò  (nel  387  circa)  l’Accademia,
          comunità religiosa modellata su quelle pitagoriche conosciute nell’Italia meridionale
          e scuola filosofica erede della tradizione socratica. Ebbe così inizio il periodo più
          fecondo  della  carriera  speculativa  di  Platone,  interrotto  nel  367,  quando,  dopo  la
          morte di Dionigi il Vecchio, il figlio e successore Dionigi il Giovane fu persuaso da
          Dione  a  richiamare  Platone  a  Siracusa.  Mosso  dalla  speranza  di  sperimentare  la
          costituzione politica elaborata nell’ambito dell’Accademia, il filosofo ripartì per la

          Sicilia. Ben presto, tuttavia, i rapporti fra Dionigi e Dione si guastarono e Platone,
          che era nel frattempo ritornato ad Atene (365), fu costretto a intraprendere un terzo
          viaggio (361) per tentare di far togliere il bando all’amico, esiliato dal nipote.  Il
          fallimento dei suoi piani politici e la morte di Dione (354) rattristarono la vecchiaia
          di  Platone,  il  quale  tuttavia  continuò  la  sua  intensa  attività,  affidando  all’ultima
          opera, Le  leggi,  e  all’insegnamento  orale  (a  noi  noto  indirettamente,  soprattutto

          attraverso la testimonianza di Aristotele) gli ultimi sviluppi del suo pensiero. Morì
          lasciando la guida dell’Accademia al nipote Speusippo.
          Di Platone ci sono pervenuti 35 Dialoghi e 13 Epistole, ma della loro autenticità si è
          molto  discusso  fin  dai  tempi  antichi;  attualmente  si  riconoscono  in  genere  come
          autentici  28  dialoghi  e  4  epistole  (tra  cui  la  settima,  l’unica  filosoficamente
          interessante).  Di  capitale  importanza  è  stabilire  la  successione  cronologica  dei
          dialoghi,  ma  a  questo  riguardo  la  critica  non  è  ancora  arrivata  a  conclusioni

          definitive. Tuttavia, integrando i diversi criteri tra loro, si è giunti a un certo accordo
          nel dividere i dialoghi in tre gruppi, che corrisponderebbero approssimativamente
          alle diverse tappe dell’evoluzione del pensiero di Platone. (V. anche DIALOGHI.)
          Un primo gruppo di dialoghi (detti « della giovinezza » o, più propr., « socratici ») è
          quello che Platone scrisse non molto tempo dopo la morte di Socrate e che perciò
          sembra rispecchiare maggiormente il pensiero del maestro. La prima opera è quasi

          sicuramente  l’Apologia  di  Socrate*,  scritta  intorno  al  396  e  consistente  in  un
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