Page 61 - Dizionario di Filosofia
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impronta neoplatonica che avrà notevole sviluppo in Germania e che si concluderà
con l’opera del Cusano. (V. ALBERTISMO.)
Di grande importanza è la produzione scientifica di Alberto Magno per il metodo da
lui instaurato, fondato sull’esperimento e sulla osservazione diretta, con cui integrò
le conoscenze attinte da Aristotele e dagli scrittori arabi. Particolare rilievo hanno i
suoi studi sulla botanica (De vegetalibus), sulla zoologia (De animalibus), sulla
geologia, chimica e mineralogia (De mineralibus et rebus metallicis).
Bibliogr.: Opera omnia, a cura di P. Jammy, Lione 1651; più recente l’edizione a
cura di A. Borgnet, Parigi 1890-1899; attualmente centri domenicani a Colonia e
Roma stanno preparando un’edizione critica completa, in 40 volumi, di cui alcuni
sono già usciti. Per la bibliografia: G. Meersemann, Introductio in Opera omnia B.
Alberti Magni, Bruges 1931; P. Castagnoli, La vita e gli scritti di S. Alberto Magno,
Piacenza 1934; M. Schooyans, Bibliographie philosophique de St. Albert le Grand,
San Paolo 1961; su A. M.: M. Grabmann, L’influsso di Alberto Magno sulla vita
intellettuale del Medio Evo, Roma 1931; B. Nardi, Alberto Magno e S. Tommaso, «
Giornale critico di filosofia italiana », 1941; L. De Simone, Introduzione alla vita e
al pensiero di Alberto Magno, Napoli 1942; B. Nardi, Studi di filosofia
medioevale, Roma 1960.
ALBERTO di Sassonia o di Helmstedt, filosofo e scienziato tedesco (1316 -
Halberstadt 1390). Insegnò a Parigi, ove divenne rettore dell’università nel 1353; fu
poi il primo rettore dell’università di Vienna nel 1365; nello stesso anno fu nominato
vescovo di Halberstadt, ove rimase fino alla morte. Discepolo di Buridano, contribuì
a diffondere, specie in Germania, la logica nova degli occamisti contro la logica
antiqua di tomisti e scotisti. Nelle sue opere scientifiche si occupò in particolare di
problemi di fisica (la teoria dell’impetus, la gravitazione dei corpi, ecc.)
allontanandosi dalle soluzioni aristoteliche e contribuendo alla formazione della
fìsica moderna mediante l’osservazione sperimentale e l’uso di formule matematiche.
ALBINO, in gr. Albinos, filosofo platonico greco del II sec. Ci rimane di lui un
Prologo a Platone di tendenze eclettiche; insegnò a Smirne ed ebbe Galeno tra i suoi
discepoli.
ALCHIMIA. Complesso insieme di pratiche e di teorie molto varie, a carattere
filosofico naturale ma anche mistico religioso, il cui fine consiste nel raggiungere la
perfezione attraverso un ’magistero’, che consiste parallelamente in operazioni
tecnico-materiali e in elevamenti della spiritualità dell’operatore. Originata sin dal
VI sec. a.C. in Cina, si diffuse in India e in Egitto ed esercitò grandissima influenza
sulla tradizione filosofica e scientifica medievale, tingendosi prevalentemente di
influenze platoniche. Sotto il profilo tecnico il procedimento alchimistico tende alla
trasformaione dei metalli vili nell’oro, oppure al conseguimento dell’elisir, sostanza
purissima e perfetta dalle molteplici virtù. In generale, la storia della chimica sino
all’epoca moderna (secc. XV-XVI) coincide con quella della alchimia.
Bibliogr.: E. J. Holmyard, Storia dell’alchimia, Firenze 1957; M. Caron e S. Hutin,
Les alchimistes, Parigi 1959.