Page 604 - Dizionario di Filosofia
P. 604

contribuito  alla  nascita  di  certe  moderne  filosofie  della  storia,  come  quella  dei  «

          cicli di civiltà » dello Spengler. Tutte le forme di estetismo e di vitalismo, di cui è
          così ricco il panorama culturale della prima metà del XX sec., da D’Annunzio a Gide,
          a  Malraux,  includono  una  componente  nietzschiana. A  Nietzsche  si  deve  infine  se
          l’immagine corrente della grecità oggi non è più quella tanto fortunata proposta a suo
          tempo dal Winckelmann e se sono entrati a sommuoverla e ad arricchirla il dolore, la
          disperazione e l’ebbrezza dionisiaca.

          Bibliogr.:  L’edizione  critica  completa  delle  opere  di  N.,  a  cura  di  G.  Colli  e  M.
          Montinari,  viene  pubblicata  dal  1964  contemporaneamente  in  tedesco,  francese  e
          italiano (dalla casa editrice Adelphi).  Per la bibliografia: International  Nietzsche
          bibliography, a cura di H. W. Reichert e K. Schlechte, Chapell Hill 1960; su N.: H.
          Vaihinger, Nietzsche als Philosoph,  Berlino  1902;  G.  Simmel, Schopenhauer und

          Nietzsche,  Lipsia  1907;  C. Andler, Nietzsche, sa vie et sa pensée, 6 voll.,  Parigi
          1920-1931;  K.  Löwitz, Kierkegaard  und  Nietzsche,  Francoforte  1933;  A.  Banfi,
          Nietzsche,  Milano  1934;  E.  Paci, F.  Nietzsche,  Milano  1940;  G.  Bataille, Sur
          Nietzsche,  Parigi  1946;  K.  Schlechte, Der  Fall  Nietzsche,  Monaco  1958;  G.
          Deleuze, Nietzsche et la philosophie, Parigi 1962; G. Vattimo, Ipotesi su Nietzsche,
          Torino 1967; Aa. Vv., Nietzsche, Parigi 1967; W. M. Salter, Nietzsche the thinker,

          Nuova York 1968.
          NIFO  (Agostino),  filosofo  italiano  (Sessa Aurunca  1470  circa  -  †  1538  o  1545  o
          1546). Studiò a Padova sotto l’averroista Nicoletto Vernia, alle cui idee si ispira la
          sua prima opera, il trattato De intellectu et daemonibus (1492). La tesi dell’unicità
          dell’intelletto  attivo  e  la  conseguente  negazione  dell’immortalità  dell’anima

          individuale crearono al Nifo inevitabili difficoltà con le autorità ecclesiastiche, in
          particolare  col  vescovo  di  Padova,  che  fu  peraltro  piuttosto  tollerante.
          Successivamente  egli  attenuò  il  giovanile  rigorismo  averroistico  e  si  avvicinò
          sempre  più  alle  tesi  ortodosse,  fino  a  scrivere  per  incarico  di  papa  Leone  X
          un’opera polemica contro il Pomponazzi: Tractatus de immortalitate animae contra
          Pomponatium (1518). Insegnò con successo, oltre che a Padova, a Napoli, a Pisa e a

          Salerno.  A  parte  i  numerosi  commentari  ad  Aristotele,  scrisse: De  falsa  diluvi
          prognosticatione  (1519), De  regnandi  peritia  (1523),  dedicato  a  Carlo  V  e
          consistente  in  un  plagio  scolastico  del Principe  di  Machiavelli, De auguriis libri
          duo  (1531),  e De  pulchro  et  amore  (1531),  che  ebbe  grande  successo  fra  i
          contemporanei per la maliziosa intonazione edonistica.

          Bibliogr.:  P.  Tuozzi, Agostino  Nifo  e  le  sue  opere,  «  Atti  e  memorie  della  R.
          Accademia di scienze e lettere di Padova », 1903-1904.
          NIGIDIO FÌGULO (Publio), scrittore romano (prima del 98 a.C. - 45 a.C.). Autore di
          scritti  scientifici,  grammaticali,  teologici  (De diis,  in  almeno  19  libri)  e  di  varia

          cultura,  di  cui  restano  frammenti  notevoli  in  Aulo  Gellio  e  Servio,  ebbe
          dall’approfondimento  di  opere  erudite  e  moralistiche  lo  stimolo  per  riprendere  e
          organizzare  in  Roma  in  un  sodalizio  esoterico  l’ascetismo  pitagorico,  per  cui  è
          considerato da Cicerone il fondatore del neopitagorismo.
   599   600   601   602   603   604   605   606   607   608   609