Page 584 - Dizionario di Filosofia
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esempi  delle  antitesi  più  varie  nella  fondazione  della  morale:  ci  sono  morali

          ascetiche e morali edonistiche, morali del sentimento e morali della ragione, morali
          utilitaristiche e morali altruistiche, morali della salvezza individuale e morali della
          responsabilità.  Tante  alternative  giustificano  per  alcuni  la  decisione  di collocare
          anche la fondazione della morale fra quegli pseudoproblemi dei quali il pensiero è
          chiamato non a dare la soluzione, ma solo a indicare la fallacia dell’impostazione.
          Secondo Russell e secondo molti rappresentanti della moderna filosofia analitica la

          morale  è  solo  una  questione  di  preferenze  soggettive,  delle  quali  non  può  essere
          operata  una  elaborazione  razionale.  Ma  una  rinuncia  così  radicale  non  sembra
          necessaria  e  conviene  piuttosto  ridimensionare  l’ampiezza  degli  obiettivi:
          l’Abbagnano propone, sulle orme del  Dewey, una ricerca senza pregiudiziali, che
          consideri la morale come una « tecnica della condotta » e che descriva, lasciando
          cadere le ambizioni di totalità, i modi di realizzazione di questa tecnica nei diversi
          gruppi sociali.

          MORALISMO.  Concezione  filosofica  che  assegna  alla  morale  una  posizione  di
          privilegio, o che considera addirittura la moralità come principio esplicativo di tutto
          il reale. (In questo senso il termine fu usato da Fichte nella Dottrina della scienza
          del 1801.)

          MORELLY,  filosofo  francese  del XVIII  sec.  Sulla  sua  vita  non  si  hanno  notizie
          attendibili ed è perfino controverso se gli scritti che vanno sotto il suo nome siano da
          attribuire, con incerta ripartizione, a un Morelly padre o a un Morelly figlio. L’opera
          sua più famosa è il Codice della natura* (1755), che fu per lungo tempo attribuito a
          Diderot,  nel  quale,  sulla  linea  dell’utopismo  politico  di  ispirazione  comunistica,
          Morelly descrive le istituzioni di una società ideale.  Gli sono attribuite numerose

          altre opere nelle quali i temi ricorrenti sono quello della fondamentale bontà della
          natura umana, guastata dalla formazione degli Stati e della proprietà privata, e quello
          della costituzione di una società ideale su base ugualitaria e collettivistica.
          Bibliogr.:  In  italiano  è  disponibile  il Codice della natura, a cura di  E.  Piscitelli,

                                                                                     e
          Torino 1975; su M.: A. Lichtenberger, Le socialisme au XVIII siècle, Parigi 1895;
          introduzione  di  E.  Dolléans  all’edizione  del Code  de  la  nature,  Parigi  1910;  H.
          Girsberger, Der  utopische  Sozialismus  des  18.  Jahrhunderts  in  Frankreich  und
          seine philosophischen und materiellen Grundlagen, Zurigo 1924; introduzione di G.
          Chinard all’edizione del Code de la nature, Parigi 1950.

          MORRIS  (Charles),  filosofo  americano  (Denver,  Colorado,  1901).  Professore
          all’università  di  Chicago  dal  1931,  ha  una  posizione  di  rilievo  nel  quadro  del
          moderno pensiero americano per aver inserito nella matrice tradizionale di questo,
          pragmatistica  e  behavioristica,  i  motivi  e  i  risultati  dell’analisi  del  linguaggio

          elaborati  dai  contemporanei  movimenti  neopositivistici  europei.  Opere  principali:
          Lineamenti  di  una  teoria  dei  segni  (1938), Segni,  linguaggio  e  comportamento
          (1946).
          MO-TI  O MO-TZÛ,  latinizzato  in Micius, filosofo cinese (500 circa - 416 a.C.). Fu
          uomo molto pio e dotato di grande spirito di carità. Il suo insegnamento, in rapporto
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