Page 581 - Dizionario di Filosofia
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dimora definitiva.
Il momento decisivo dell’evoluzione intellettuale della Montessori è
rappresentato dalla scoperta che il metodo escogitato per promuovere la vita
intellettuale dei subnormali funzionava con effetti stimolanti anche maggiori, se
applicato all’educazione dei fanciulli normali. L’ideologia della Montessori si fonda
su quello che è stato chiamato il « messianismo del fanciullo », e cioè
sull’attribuzione a quest’ultimo di energie creative e di disposizioni morali
(l’amore), che l’adulto ha come compresso dentro di sé e reso inattive. Di qui la
tendenza dell’adulto a reprimere il bambino, a imporgli un ambiente fatto su altra
misura, a costringerlo fin dalla primissima infanzia entro forme e ritmi di vita
innaturali. Perciò la scuola montessoriana è caratterizzata in primo luogo da ambienti
fatti sulla misura del fanciullo, anche nei particolari apparentemente meno rilevanti
dell’arredamento, e poi dall’attivizzazione della vita ambientale, con una opportuna
graduazione delle occupazioni e con l’impiego di adeguati materiali di sviluppo
(incastri, fili colorati, ecc.). I rilievi che più frequentemente sono stati mossi alla
Montessori riguardano, sul piano ideologico, la contrapposizione troppo rigida del
fanciullo « buono » all’adulto sclerotizzato e corrotto e l’interpretazione dello
sviluppo troppo legata agli schemi del naturalismo biologico. Sul piano didattico si
fanno soprattutto riserve sul carattere artificioso dei materiali e sulla rigidità del
loro impiego. Il metodo montessoriano tuttavia, nonostante queste riserve, è tuttora
largamente diffuso, soprattutto all’estero. Opere principali: Il metodo della
pedagogia scientifica applicato alla educazione infantile nella casa dei bambini
(1909), L’autoeducazione nella scuola elementare (1916), Manuale di pedagogia
scientifica (1930), Educazione e pace (1949), Il segreto dell’infanzia (1950), La
mente del bambino (1952).
Bibliogr.: Bibliografia di Montessori, a cura di M. Grazzini, Brescia 1965; G.
Lombardo Radice, Orientamenti pedagogici per la scuola italiana, Torino 1931; S.
Hessen, Leone Tolstoi e M. Montessori, Roma 1954; M. Casotti, Il metodo
Montessori e il metodo Agazzi, Brescia 1967; F. De Bartolomeis, Maria
Montessori e la pedagogia scientifica, Firenze 1967; A. Lenarduzzi, M.
Montessori. Il pensiero e l’opera, Brescia 1967.
MOORE (George Edward), filosofo inglese (Londra 1873 - Cambridge 1958).
Professore all’università di Cambridge dal 1911 al 1939, direttore della rivista
Mind dal 1921 al 1947, fu, insieme con Bertrand Russell, il maggiore oppositore
dell’idealismo inglese dell’inizio del XX sec. Per le sue minute analisi del linguaggio
familiare e quotidiano, può essere considerato il fondatore della « scuola analitica di
Cambridge », che compie importanti ricerche in tale senso ed è considerata una delle
principali correnti del moderno neopositivismo. Opere principali: Principia Ethica
(1903), Etica (1911), Studi filosofici (1922), Alcuni problemi fondamentali di
filosofia (1953).
MORALE. Parte della filosofia che tratta del problema dell’agire umano. Poiché ogni
concezione generale del mondo include una determinazione di valori e per ciò stesso
anche un criterio di scelta dei comportamenti, la storia della morale può essere fatta