Page 564 - Dizionario di Filosofia
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per qualificare la considerazione puramente formale della struttura e delle regole di

          un linguaggio (cioè una considerazione che prescinda completamente dal significato
          dei simboli e dal senso degli enunciati).
          METAMATEMÀTICA. Termine introdotto da Hilbert per indicare l’insieme dei metodi
          utilizzati nella logica matematica per analizzare la coerenza di un dato linguaggio e

          per verificare la legittimità delle dimostrazioni. Questa disciplina è nota anche come
          teoria della dimostrazione.
          METÀTESI.  Nella logica aristotelico-scolastica, trasposizione delle premesse in un
          sillogismo in modo che la maggiore diventi minore e viceversa.
          • Metatesi dei giudizi, in Kant, conversione dei termini di un giudizio, in forza della
          quale si può dedurre, per via di ragionamento immediato, una terza proposizione.

          (Es.:  «  Tutto  ciò  che  è  immutabile  è  necessario;  tutto  ciò  che  è  necessario  è
          immutabile; dunque è immutabile solo ciò che è necessario ».)
          METEMPSICÒSI  (gr. metempsýchōsis,  da metá,  dopo,  oltre,  e  da empsýchōsis,
          animazione).  Passaggio,  trasmigrazione  dell’anima  dopo  la  morte  da  un  essere
          all’altro. Nella cultura greca la metempsicosi è fra le credenze fondamentali della

          religione orfica, dalla quale passò poi a Pitagora e alla sua scuola. Sulla derivazione
          orientale della dottrina i pareri degli studiosi sono discordi: la questione è comunque
          un aspetto della più ampia controversia relativa al grado di dipendenza della civiltà
          greca  da  quelle  orientali  più  antiche.  Platone  sostiene  nel Fedone  la  tesi  della
          trasmigrazione  delle  anime  con  l’argomento  dei  contrari  (per  cui  se  dalla  vita  si
          genera la morte, dalla morte deve generarsi la vita, altrimenti la natura sarebbe «
          zoppa »). Nel tardo pitagorismo la dottrina della metempsicosi acquista un carattere

          più rigoroso e più universale, e così anche nella scuola neoplatonica: Plotino usa per
          designare  la  teoria  il  termine  più  preciso  di metensomatosi,  che  equivale  a  «
          passaggio  in  un  altro  corpo,  reincarnazione  ».  Respinta  dal  cristianesimo,  la
          metempsicosi  fu  accettata  da  alcuni  rappresentanti  della  gnosi,  come  per  es.
          Basilide. La dottrina della trasmigrazione successiva (samsāra) delle anime è anche
          una componente essenziale dell’induismo e del buddhismo, nei quali però la serie

          delle  incarnazioni  non  termina  con  il  riscatto  dell’anima  individuale  finalmente
          purificata, bensì con l’annullamento di questa nel tutto; essa è accettata praticamente
          da tutti i sistemi filosofici indiani. Nella moderna civiltà occidentale la credenza è
          rimasta patrimonio esclusivo delle sette spiritisticoteosofiche.
          METÈSSI (gr. méthexis, partecipazione). Per Platone, uno dei modi in cui si attua il
          rapporto tra le cose del mondo sensibile e le idee, poste come trascendenti, inteso

          come « partecipazione » delle prime alle seconde: «  È evidente che, se fuori del
          Bello in sé esiste qualche cosa bella, questa non è bella se non perché partecipa del
          Bello stesso » (Fedone). [V. anche MIMESI.]
          METODO. Procedimento di ricerca regolato da norme prestabilite.

          Il concetto di metodo implica sempre una direzione ben determinata dell’indagine e
          un  sistema  di  operazioni  mentali  controllabili  e  ripetibili.  Vengono  distinti
          classicamente due tipi di movimento del pensiero: dai dati ai concetti e alle leggi, o
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