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Il « neotomismo vivente » di Maritain è un tentativo di affrontare i problemi
dell’uomo di oggi con gli strumenti intellettuali del tomismo ed ha alla sua base la
ripulsa del soggettivismo, del pragmatismo e dell’irrazionalismo, che sono, secondo
il filosofo, i mali tipici di tutto il pensiero moderno. Gli scritti che sono nati da
questo impegno hanno notevolmente contribuito alle nuove aperture, sul piano
morale, estetico, pedagogico e politico, del cattolicesimo contemporaneo. Opere
principali: La filosofia bergsoniana (1913), Arte e scolastica (1920), San Tommaso
(1921), Tre riformatori: Lutero, Cartesio, Rousseau (1925), Il dottore angelico
(1929), La filosofia della natura (1935), Umanesimo integrale (1936), Situazione
della poesia (1938), Della giustizia politica (1940), Da Bergson a Tommaso
d’Aquino (1944), Cristianesimo e democrazia (1948), Riflessioni sull’America
(1959), La responsabilità dell’artista (1962), La Chiesa del Cristo (1973).
Bibliogr.: E. Rossi, Il pensiero di Jacques Maritain, Milano 1956; Aa. Vv.,
Jacques Maritain, Parigi 1957; Aa. Vv., Maritain, Roma 1958; Aa. Vv., Maritain,
Brescia 1967; Aa. Vv., Maritain novant’anni, « Vita e pensiero », 1973.
MARSILIO da Padova, teologo e pensatore politico italiano (Padova fra il 1275 e il
1280-Monaco di Baviera 1343 circa). Studiò medicina a Padova e fu poi maestro di
teologia e per breve tempo anche rettore dell’università di Parigi (1312-1313), dove
subì l’influenza dell’ambiente averroista e si legò di amicizia con Giovanni di
Jandun. Nel 1324, di nuovo a Parigi, portò a termine il suo capolavoro, il Defensor
pacis*, stampato per la prima volta a Basilea nel 1522. Marsilio, con ardimento e
rigore intellettuale straordinari, sostenne l’origine naturale dello Stato contro il
concetto medievale dell’Impero come istituzione divina, negò ogni potere coercitivo
alla Chiesa, considerò quest’ultima subordinata all’autorità dello Stato e affermò la
pari dignità del papa e dei vescovi, tutti eletti dai fedeli, assegnando la somma
autorità ecclesiastica al concilio. Per sfuggire alla persecuzione papale si rifugiò
presso Ludovico IV il Bavaro, di cui divenne consigliere politico e medico
personale. Fu con lui a Milano (1327), quando Ludovico cinse la corona ferrea, e
poi a Roma (1328), dove, dopo l’investitura dell’imperatore da parte di un delegato
del popolo, Marsilio ebbe, la carica di vicario imperiale. Fallita l’impresa italiana
di Ludovico, lo scomunicato Marsilio tornò con lui in Germania, dove morì
nell’oscurità. Tra le opere minori sono degne di menzione il Defensor minor (1341-
1342 circa) e il De translatione Imperii, scritto in polemica contro Landolfo
Colonna.
Bibliogr.: Defensor pacis, a cura di C. Vasoli, Torino 1960; su M.: Aa. Vv.,
Marsilio da Padova, studi raccolti nel IV centenario della morte, a cura di A.
Cecchini e N. Bobbio, Padova 1942; A. A. Gewirth, Marsilius of Padua and
medieval political philosophy, Nuova York 1951; F. Battaglia, Modernità di
Marsilio di Padova, Siena 1955.
MARTINEAU (James), teologo e filosofo inglese (Norwich 1805 - Londra 1900). La
sua attività di scrittore e di educatore contribuì efficacemente all’affermazione,
nell’Inghilterra del XIX sec., del non conformismo religioso e dello spirito di ricerca