Page 527 - Dizionario di Filosofia
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Storia  e  storicismo  nella  filosofia  contemporanea,  Milano  1960;  F.  W.  Hempel,

          The  role  of  value  in  K.  Mannheim’s  sociology  of  knowledge,  L’Aia  1965;  D.
          Corradini, K. Mannheim, Milano 1967.
          MANSEL (Henry LONGUEVILLE), filosofo inglese (Cosgrove, Northamptonshire, 1820
          - Oxford 1871). Pastore anglicano dal 1845, insegnò per molti anni a Oxford, prima

          come  lettore  di  teologia  e  poi  come  professore  di  storia  della  Chiesa.  Fu  il  più
          notevole  discepolo  di  Hamilton,  di  cui  accettò  l’interpretazione  marcatamente
          fenomenistica del kantismo.  Dall’impossibilità per l’intelletto umano di uscire dai
          limiti  del  proprio  condizionamento  per  raggiungere  una  conoscenza  assoluta
          argomentò  la  necessità  della  rivelazione.  Opere  principali: Prolegomena  logica
          (1851), Metafisica,  o  La  filosofia  della  consapevolezza  (1860), La  filosofia  del
          condizionato (1866), scritta in polemica contro l’associazionismo* di J. Stuart Mill.

          MAO TSE-TUNG o MAO ZE-DONG, revoluzionario, pensatore e uomo politico cinese
          (Shao-shan,  Hu-nan,  1893  -  Pechino  1976).  Figlio  di  contadini  relativamente
          benestanti, fu allevato secondo i metodi tradizionalisti della piccola borghesia rurale
          cinese,  alternando  lo  studio  al  lavoro  della  terra  e  sposandosi  non  ancora

          adolescente.  Per  sfuggire  all’opprimente  ambiente  familiare,  poco  più  che
          quattordicenne si arruolò nell’esercito repubblicano di Sun Yatsen, che lasciò dopo
          un  anno  per  dedicarsi  agli  studi  di  istitutore.  Dopo  essersi  diplomato  alla  scuola
          normale di Chang-sha (Hu-nan) [1918], trascorse un breve soggiorno a Pechino per
          seguire  alcuni  corsi  universitari  e  qui  ebbe  i  suoi  primi  contatti  con  il  nascente
          movimento marxista cinese e in particolare con l’economista Li Ta-chao e il futuro
          segretario  del  partito  comunista Ch’en  Tu-hsiu.  Ritornato  nel  1919  a  Changsha

          partecipò  attivamente  alla  organizzazione  del  movimento  rivoluzionario  dello  Hu-
          nan  e  nel  1920  fondò  i  primi  circoli  marxisti  locali,  dai  quali  fu  poi  delegato  al
          congresso  costitutivo  del  partito  comunista  cinese  (conferenza  di  Sciangai,  1921).
          Per  due  anni  lavorò  come  segretario  dell’organizzazione  del  partito  dello  Hu-nan
          (nel frattempo si era sposato una seconda volta con la figlia del suo professore di
          filosofia, Yang K’ai-hui); quindi, dal 1923, essendo stato allontanato dallo Hu-nan,

          come funzionario del partito a Sciangai. In seguito alla confluenza del PCC nel Kuo-
          min  tang  (1924),  fu  nominato  membro  del  comitato  centrale  della  nuova
          organizzazione  e  rinviato  nello  Hu-nan  quale  esperto  dei  problemi  rurali  (1926).
          Dopo  le  repressioni  anticomuniste  condotte  da  Chiang  Kaishek  (1927),  Mao
          intraprese  l’organizzazione  della  lotta  partigiana  nella  zona  montagnosa  di  Ching-
          kang  shan,  al  confine  tra  lo  Hu-nan  e  il  Kiangsi.  Qui,  dopo  aver  gettato  le  basi
          dell’esercito  rosso  ed  aver  introdotto  misure  di  riforma  agraria  e  in  seguito  al

          fallimento dei tentativi imposti dal nuovo comitato centrale del partito di trasferire la
          lotta  insurrezionale  nelle  città,  fondò  una  Repubblica  sovietica  di  cui  divenne
          presidente (1931), sottraendosi al controllo del comitato del PCC e del Comintern.
          Nel  biennio  1934-1935  comandò  la  «  lunga  marcia  »  durante  la  quale  riuscì  a
          imporre  la  propria  linea  di  condotta  al  partito  che  nella  conferenza  di  Tsun-i  lo
          elesse presidente dell’ufficio politico (gennaio 1935). Alla vigilia dell’aggressione

          giapponese, in seguito a un incontro con Chiang Kai-shek, che era prigioniero a Sian,
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