Page 531 - Dizionario di Filosofia
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rivendica da un lato il carattere costituzionalmente « ideologico » della filosofia, la
quale sarebbe solo un innocuo gioco accademico se rinunciasse al compito «
terapeutico » di mostrare com’è veramente la realtà; dall’altro prospetta la
possibilità dell’avvento di una società nuova, nella quale la tecnica, anziché essere
strumento di asservimento dell’uomo e di repressione dell’eros, possa fungere da
forza liberatrice e da organo dell’« arte del vivere » (razionalità postecnologica).
L’elemento rivoluzionario potenzialmente capace di dare l’avvio a una tale
trasformazione è secondo lui costituito, almeno nella società americana, dal «
sostrato dei reietti e degli stranieri, degli sfruttati e dei perseguitati di altre razze e di
altri colori, dei disoccupati e degli inabili ». La fortuna singolare di Marcuse in
questi ultimi anni deriva senza dubbio dal fatto che il suo pensiero sembra offrire un
convincente orizzonte ideologico alla contestazione giovanile dell’autoritarismo
repressivo, più o meno ovattato, che sarebbe alla base della società contemporanea
nelle sue varie forme. Il marxismo ortodosso rimprovera invece a Marcuse la
sfiducia nella classe operaia e la sopravalutazione idealistica delle capacità
rivoluzionarie degli intellettuali e degli « irregolari » della società opulenta.
Opere principali, oltre ad alcuni degli Studi sull’autorità e la famiglia, pubblicati
dall’Istituto per le ricerche sociali di Francoforte: Ragione e rivoluzione (1941),
Eros e civiltà (1955), Il marxismo sovietico (1958), L’uomo a una dimensione
(1964), La tolleranza repressiva (1965), La fine dell’utopia (1967).
Bibliogr.: Aa. Vv., Risposte a Marcuse, a cura di J. Habermas, Bari 1969; C.
Camporesi, Il marxismo negli Stati Uniti, Milano 1973, con ampia bibliografia.
MARGA. Voce sanscrita che significa via e che indica anche i sistemi filosofici, intesi
appunto come vie d’approccio alla verità.
MARINO, in gr. Marînos, filosofo neoplatonico (Neapoli di Samaria, Palestina, V
sec.). Discepolo di Proclo nell’Accademia platonica di Atene e suo successore nella
direzione della scuola (484), impresse per breve tempo al movimento neoplatonico
un indirizzo aristotelizzante, razionalistico e antimistico. Di lui ci sono giunti
frammenti di varie opere e un necrologio di Proclo (Proclo o Della felicità).
MARITAIN (Jacques), filosofo francese (Parigi 1882 - Tolosa 1973). Compiuti gli
studi in un ambiente scientistico (laureatosi sia in lettere sia in scienze naturali),
attraverso una breve parentesi bergsoniana pervenne al cattolicesimo,
particolarmente per influsso di Léon Bloy. La tappa conclusiva della sua evoluzione
fu la scoperta di san Tommaso e di quella che a lui parve l’attualità sorprendente e
misconosciuta delle dottrine tomistiche. A un neotomismo aperto e rinnovatore si
ispirò il suo insegnamento al collegio Stanislas di Parigi (1912-1914) e all’Istituto
cattolico. (1915-1916). Per la rinomanza di cui godeva nel mondo accademico
americano, anche fra i non cattolici, fu inviato dal governo francese negli Stati Uniti
nel 1939 e ivi rimase durante gli anni della guerra, insegnando a Princeton e alla
Columbia University di New York. Dopo la guerra fu nominato ambasciatore di
Francia presso il Vaticano (1945-1948). Al termine dell’incarico riprese il suo
insegnamento all’Istituto di studi medievali di Toronto e all’università di Princeton.