Page 514 - Dizionario di Filosofia
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dell’ordinare  lo  Stato  di  Firenze  alle  armi  e  il Discorso  sopra  l’ordinanza  e

          milizia  fiorentina,  nei  quali  è  dimostrata  la  necessità  di  sostituire  alle  milizie
          mercenarie  quelle  cittadine  e,  sebbene  si  insista  ancora  sugli  aspetti  tecnici  del
          problema  più  che  sul  rapporto  tra  politica  ed  esercito,  è  abbozzata  quella  che
          sarebbe  stata  la  teoria  militare  svolta  nelle  opere  della  maturità,  e  in  particolare
          nell’Arte della guerra. Alla fine del 1507 andò presso l’imperatore Massimiliano I,
          e  dalle  osservazioni  sui  costumi  tedeschi  ricavò  l’acuto Rapporto  delle  cose

          d’Alemagna, rielaborato poi nel 1512 nel Ritratto delle cose della Magna. Poiché
          la  svolta  della  politica  di  Giulio  II  in  senso  antifrancese  rendeva  estremamente
          precaria la posizione di Firenze, il Machiavelli partì per la Francia con incombenze
          diplomatiche assai delicate: due furono allora le sue legazioni, la prima nel 1510 e
          la seconda nel 1511; le osservazioni sulla politica e i costumi francesi si trovano nel
          Ritratto di cose di Francia, importantissimo tra gli scritti minori per il penetrante
          esame delle ragioni che portarono la Francia all’unificazione monarchica.

          Caduta  la  repubblica  (1512),  il  Machiavelli  fu  allontanato  dai  suoi  uffici,  e
          sospettato di complicità nella congiura di Pietro Paolo Boscoli nel febbraio 1513 fu
          per breve tempo imprigionato e condannato al confino: si ritirò allora nella sua casa
          dell’Albergaccio a Sant’Andrea in Percussina presso San Casciano dove si dedicò a
          comporre le sue opere più mature.
          Già nel 1513 aveva cominciato i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, la cui

          stesura e correzione si protrasse fin verso il 1519; di getto nello stesso anno 1513
          scrisse Il principe*. Argomento dei Discorsi è l’analisi delle leggi che reggono la
          politica in una repubblica, tenendo conto della grande lezione degli antichi Romani;
          nel Principe è affrontato il problema della fondazione del principato e dei modi di
          conservarlo.  Il  Machiavelli  era  infatti  convinto  che  a  costituire  uno  Stato  fosse
          necessaria l’azione energica di un solo capo, e che pertanto il principato sia la prima
          necessaria fase dello Stato, il quale successivamente trova una sua stabilità non più

          nella volontà di un individuo ma nella imparziale forza delle leggi. Tenendo presente
          la situazione politica d’Italia Il principe venne dunque scritto come libro di politica
          militante;  ma  l’ingegno  fortemente  speculativo  dell’autore  pur  estraendo  prove  ed
          esempi  dalla  recente  politica  e  in  particolare  dalla  condotta  esemplare  di  Cesare
          Borgia, poneva qui nella forma più recisa i principi fondamentali della sua dottrina:

          indipendenza  della  politica  dalla  morale  e  riconoscimento  delle  dure  leggi  della
          politica, indissolubile rapporto dialettico di virtù e fortuna, necessità di fondare in
          Italia l’unità statale sull’esempio delle grandi monarchie dell’Europa occidentale.
          Divenendo il confino progressivamente meno rigoroso il Machiavelli poté recarsi di
          tempo in tempo a Firenze, dove frequentò anche le riunioni degli Orti Oricellari; e
          come relazione di discussioni svoltesi negli Orti Oricellari vennero presentati anche
          i dialoghi dell’Arte della guerra, scritti più tardi fra il 1519 e il 1520. Degli anni
          successivi al ritorno dei Medici sono pure gli scritti letterari: tra cui la novella di

          Belfagor  arcidiavolo  e  le  commedie  la Mandragola  e  forse  la Clizia.  Infine  il
          Machiavelli poté tornare a vivere tranquillamente a Firenze; nel 1520 pubblicò la
          Vita di Castruccio Castracani, una sorta di biografia romanzata con la quale intese
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