Page 513 - Dizionario di Filosofia
P. 513

natura sempre incompleta. Poiché alle leggi di natura viene attribuita la funzione di

          regole che riassumono in modo « economico » il succedersi delle nostre sensazioni,
          ogni « metafisica » è esclusa dalla ricerca scientifica. Nella sua opera La meccanica
          nel  suo  sviluppo  storico-critico  (1883),  è  criticato  il  concetto  di  massa,
          comunemente introdotto come rapporto costante tra la forza applicata a un corpo e
          l’accelerazione da esso assunta: in questo modo si fa dipendere il concetto di massa
          da quello di forza, e la definizione non è intrinseca. Si supponga invece di avere due

          corpi A e B l’uno sottoposto alla forza dell’altro: se la configurazione C = A + B è
          in equilibrio, si può definire rapporto delle masse dei due corpi il rapporto inverso,
          col  segno  cambiato,  delle  accelerazioni  che  i  corpi  si  comunicano  l’un  l’altro;  in
          sostanza la definizione « massa di un corpo » è sostituita con quella « rapporto delle
          masse di due corpi » che non fa riferimento a elementi esterni ed è più astratta.

          Bibliogr.:  In  italiano  sono  disponibili: Letture scientifiche popolari, a cura di A.
          Bongiovanni,  Torino  1900; Analisi  delle  sensazioni,  a  cura  di  A.  Vaccaro  e  C.
          Cessi, Torino 1903; La meccanica esposta nel suo sviluppo storico critico, a cura
          di A. D’Elia, Torino 1968; su M.: V. I. Lenin, Materialismo ed empiriocriticismo,
          Roma 1953; R. Bouvier, La pensée de E. Mach. Essai de biographie intellectuel et
          de critique, Parigi 1923; K. D. Heller, E. Mach. Wegbereiter der modernen Physik,

          Vienna 1964; Aa. Vv., A symposium on E. Mach, a cura di J. Hintikka, « Synthese »,
          1968; Aa.  Vv., E. Mach physicist and philosopher, a cura di R. S. Cohen e R. J.
          Seeger, Dordrecht 1970; A. D’Elia, Mach, Firenze 1971; R. Musil, Sulle teorie di
          Mach, Milano 1973.
          MACHIAVELLI  (Niccolò),  pensatore  politico  italiano  (Firenze  1469-1527).

          Discendente da famiglia che diede numerosi magistrati a Firenze, nel maggio 1498
          entrò  nella  carriera  politico-diplomatica  e  fu  nominato  segretario  della  seconda
          cancelleria. Nel 1500 fu inviato alla corte di Francia e rimase lontano da Firenze per
          sei mesi. Tornato in patria ebbe varie altre missioni diplomatiche delle quali le più
          importanti  furono  (1502)  quelle  presso  il  Valentino.  Dell’attenta  e  snregiudicata
          osservazione della politica di  Cesare Borgia si ha il documento nella Descrizione

          del modo tenuto dal duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto
          da  Fermo,  il  signor  Pagolo  e  il  duca  Gravina  Orsini  (1503).  Accanto  a  questo
          scritto  già  molto  significativo  per  la  storia  del  pensiero  del  Machiavelli  se  ne
          devono  collocare  altri  due  dello  stesso  anno  1503: Parole  da  dirle  sopra  la
          provisione  del  denaio  fatto  in  loco  di  proemio  e  di  scusa,  critica  acuta  delle
          incertezze  della  politica  fiorentina,  e Del  modo  di  trattare  i  popoli  della  Val  di
          Chiana ribellati, dove, nel disapprovare le debolezze della Signoria, il Machiavelli

          per la prima volta si rifece all’esempio di Roma antica. Assunto al soglio pontificio
          Giulio II, il Machiavelli fu mandato a Roma, dove direttamente poté osservare la fine
          della fortuna del Valentino e rendersi conto degli umori del nuovo papa, al quale egli
          stesso indicò i pericoli dell’espansione veneziana in  Romagna.  Probabilmente nel
          1504  portò  a  termine  il Decennale  primo  (v.  DECENNALI),  che  venne  dato  alle
          stampe nel 1506. Nel 1506 si dedicò con grande passione alla difficile questione del

          riordinamento delle milizie fiorentine; nacquero da quel nuovo impegno il Discorso
   508   509   510   511   512   513   514   515   516   517   518