Page 510 - Dizionario di Filosofia
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profondamente  le  indagini  sui  sistemi  assiomatici  e  fu  uno  dei  creatori  delle

          cosiddette logiche polivalenti. Fra i suoi meriti va sottolineato anche quello di esser
          stato  un  pioniere  nel  campo  degli  studi  di  storia  della  logica  formale.  Opere
          principali: Sul  principio  di  contraddizione  in  Aristotele,  La  logica  bivalente,  I
          fondamenti logici del calcolo delle probabilità (scritta in tedesco).

          LULLO  (Raimondo)  [beato],  in  catalano Ramón  Llull,  in  sp. Raimundo  Lulio,
          filosofo  e  mistico  spagnolo  (Palma  di  Maiorca  1233  o  1235  -  Bugia,  nell’od.
          Algeria, o in mare fra l’Africa e Maiorca, 1315). Spinto ad abbandonare la vita laica
          da  una  visione  del  Cristo  crocifisso,  lasciò  la  moglie  e  i  figli  e  si  fece  terziario
          francescano (1265).  Si diede quindi allo studio della filosofia, della teologia, del
          latino e dell’arabo (1266-1274), in vista della realizzazione del compito al quale si
          riteneva chiamato, e cioè la conversione dell’Africa islamizzata. Fondò a tal fine a

          Maiorca  un  convento  per  la  preparazione  dei  missionari,  girò  per  l’Europa  alla
          ricerca  di  proseliti,  sottopose  un  progetto  di  crociata  a  papa  Onorio  IV  e  sbarcò
          infine a Tunisi, dove la sua presa di contatto con i dotti musulmani si concluse con un
          lungo soggiorno in prigione. Restituito alla libertà, continuò a propagandare i suoi
          progetti, a Napoli (1293), a Roma e a Genova (1296-1297), e a pubblicare opuscoli.
          Tornato in Africa, a Bugia, a predicare la fede e a cercare il martirio, fu di nuovo

          costretto a tornare in Europa: nel 1311 fu a Parigi, nel 1312 al concilio di Vienne,
          dove propose ai padri la proibizione dell’insegnamento dell’averroismo, la ripresa
          delle  crociate  e  l’erezione  di  scuole  per  l’insegnamento  delle  lingue  orientali. A
          Messina  si  incontrò  col  re  di  Sicilia  Federico  II  (1314),  con  il  quale  discusse
          l’organizzazione  di  una  grande  conferenza  con  i  rappresentanti  del  mondo
          musulmano.  Morì  lapidato  probabilmente  a  Bugia,  oppure,  secondo  un’altra
          tradizione,  sulla  nave  che  lo  trasportava  ferito  all’isola  natale.  Scrisse

          numerosissime  opere  di  mistica,  di  teologia  e  di  filosofia,  si  occupò  anche  di
          alchimia e di occultismo, ma è impossibile sceverare l’autentico dallo spurio nella
          grande quantità di titoli attribuitigli. Fu anche chiamato PROCURATOR  INFIDELIUM e
          DOCTOR  ILLUMINATUS.  Come  narratore  e  poeta  Lullo  occupa  un  posto  di  grande
          rilievo nella letteratura catalana: e in catalano è scritto anche il suo capolavoro di
          argomento  mistico,  il Libre de contemplació (1277). Nella storia della filosofia e

          della  logica  ha  particolare  rilievo  la  sua Ars  magna*  (da  lui  riassunta  poi
          nelll’Arbor scientiae), che rappresenta il tentativo di sostituire una logica sintetica e
          inventiva alla logica tradizionale, analitica e dimostrativa.
          Bibliogr.:  Obres originales de  R.  Lull, 20 voll., sinora pubblicati,  Palma 1906 e
          segg.; Obres essencials, Barcellona 1957-1960; per la bibliografia: M. J. Avinyó,

          Les  obres  autentiques  de  B.  R.  Lull,  Barcellona  1935;  C.  Ottaviano, L’ars
          compendiosa de R. Lulle avec un étude sur la bibliographie et le fond ambrosien
          de Lulle,  Parigi  1930;  F. A. Yates, The art of  R.  Lull, «  Journal of  Warburg and
          Courtauld  Institute  »,  1954;  P.  Rossi, Clavis universalis,  Milano-Napoli  1960;  J.
          Carreras y Artau, Introducion a Raimon Lull, Madrid 1960; E. W. Platzeck, Raimon
          Lull, 2 voll., Düsseldorf 1962-1963.

          LUOGO.  Aristotele  chiama luoghi  comuni  gli  argomenti  dialettici  e  retorici  che
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