Page 467 - Dizionario di Filosofia
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KRAUSE (Karl Christian Friedrich), filosofo tedesco (Eisenberg 1781 - Monaco
1832). Dopo essere stato allievo di Fichte e di Schelling, tenne successivamente
corsi presso le università di Jena (1802), di Gottinga (1823) e di Monaco (1831).
Qualificò la propria concezione filosofica come panenteismo*, volendo accentuare,
mediante l’uso di un termine appositamente coniato, la sua differenza dal panteismo:
in realtà il distacco dalla posizione classica del panteismo è tutt’altro che evidente.
Opere principali: Fondamento del diritto naturale (1803), Disegno del sistema di
filosofia (1804), Saggio sulla base scientifica della morale (1810), Storia della
massoneria (1813), Lezioni sul sistema di filosofia (1828).
KROCHMAL (Nahman), filosofo di lingua ebraica (Brody, Ucraina, 1785 - Tarnopol,
od. Ternopol’, 1840). Nell’opera Duce degli erranti nel tempo applicò la filosofia
hegeliana all’interpretazione della storia del popolo ebraico, definendo l’« assoluto
spirituale » come una costante nell’evoluzione storica di questo popolo.
KRSNAMIŚRA, filosofo indiano (XI sec.), autore del dramma metafìsico Prabodha-
Ciandrodaya. Il testo, di cui esiste un’edizione pubblicata a Lipsia nel 1845, può
esser letto nella traduzione inglese di J. Taylor (1812), o in quella tedesca dello
Hirzel (1846).
KRUG (Wilhelm Traugott), filosofo tedesco (Radis, presso Wittenberg, 1770 - Lipsia
1842). Succedette nel 1805 a Kant nella cattedra di Königsberg e insegnò a Lipsia
dal 1809 al 1834. Fu un espositore attento delle dottrine kantiane ed ebbe una
celebre polemica con Hegel. A un attacco astioso di questo egli aveva risposto
sfidando l’avversario a dedurre la penna con la quale stava in quel momento
scrivendo. La risposta di Hegel, che la scienza avrebbe potuto risolvere una simile
sciocchezza solo quando non avesse niente più cui pensare se non alla penna di
Krug, è celebre più per la tagliente ironia che per la persuasività. Opere principali:
Filosofia fondamentale (1803), Sistema di filosofia teorica (1806-1810), Manuale
generale delle scienze filosofiche (1832-1838).
KÜLPE (Oswald), psicologo e filosofo tedesco (Candau, Curlandia, 1862-Monaco
1915). Fu professore a Würzburg, a Bonn e a Monaco. La sua opera, che risente
delle prime manifestazioni del pensiero di Husserl, è dedicata prevalentemente alla
critica dell’idealismo gnoseologico e alla difesa delle ragioni del realismo: gli
oggetti della conoscenza, siano essi reali o ideali, non possono mai identificarsi
senza residui con l’atto della coscienza e l’analisi rivela che essi si offrono al
pensiero come qualcosa che sussiste in piena indipendenza. Opere principali:
Principi di psicologia (1893), La filosofia oggi (1902), La realizzazione (Die
Realisierung, 1912-1923), pubblicata in parte postuma e considerata la sua opera
più importante, 1 fondamenti dell’estetica (1921), Lezioni di logica (1923).