Page 386 - Dizionario di Filosofia
P. 386
quale egli espone le idee dei Legisti*. Dopo aver seguito l’insegnamento del filosofo
Hsün-tzù, entrò al servizio del re di Ch’in, il futuro Ch’in Shih Huangti, ma fu in
seguito imprigionato, pare per l’invidia del suo ex condiscepolo Li Ssù, che era
intanto divenuto primo ministro. In carcere fu costretto a darsi la morte. Han Fei
riteneva che la natura umana fosse intrinsecamente cattiva e che il disordine e la
violenza potessero essere eliminati non con la dolcezza confuciana, ma con
l’applicazione rigorosa di leggi severe.
HARE (Richard Mervyn), filosofo inglese (Backwell, Somersetshire, 1919). È uno
dei membri più in vista della scuola di Oxford. Secondo Hare, che rivolge la sua
analisi in particolare alle espressioni morali del linguaggio ordinario, sia gli
imperativi ordinari sia i giudizi di valore costituiscono il linguaggio prescrittivo.
Tale linguaggio ha lo scopo di guidare, anche se indirettamente, le decisioni e le
scelte degli uomini. Tra le sue opere principali: La libertà della volontà (1951),
Scoperte filosofiche (1960), Libertà e ragione (1963), Alcune differenze introdotte
tra gli imperativi e gli indicativi (1967).
HART (Herbert Lionel Adolphus), filosofo inglese (Londra 1907). È considerato uno
dei principali esponenti e iniziatori della tendenza analitica negli studi giuridici. In
particolare egli si è preoccupato di mettere in rilievo le peculiarità che
contraddistinguono il linguaggio giuridico, analizzando il « diritto » e il « dovere »
come termini tecnici. La teoria giuridica di questo filosofo separa rigidamente il
diritto dalla morale ed è tesa a eliminare dal linguaggio giuridico tutte le
implicazioni metafisiche che ne occulterebbero la vera natura. Opere principali: Il
positivismo giuridico e la separazione della legge dalla morale (1958), Dovere
legale e dovere ere morale (1958), Il concetto di legge (1961), Contributi
all’analisi del diritto (1964).
HARTLEY (David), medico e filosofo inglese (Armley, Yorkshire, 1705 - Bath
1757). Esercitò la professione di medico in varie città inglesi, chiudendo la carriera
a Bath. Sotto l’influenza di Locke studiò i meccanismi dell’associazione mentale ed è
perciò annoverato, insieme con il contemporaneo Priestley, fra i fondatori della
psicologia associazionistica. Cercò anche di individuare i processi del sistema
nervoso che dovevano corrispondere a determinati fenomeni psichici, muovendo
dall’ipotesi di una correlazione necessaria fra i due ordini di eventi (parallelismo
psicofisico). Opera principale: Osservazioni sull’uomo, la sua costituzione, il suo
dovere e le sue attese (1749).
HARTMANN (Eduard VON), filosofo tedesco (Berlino 1842 - Grosslichterfelde,
Berlino, 1906). Ottenne larga fama con l’opera giovanile Filosofia dell’inconscio
(1869), che ebbe uno straordinario successo. In essa Hartmann, che non nasconde la
derivazione schopenhaueriana del suo pensiero, mostra che la ricerca metafisica
approda a individuare come fondamento della realtà non la sola volontà irrazionale,
ma la tensione dialettica fra essa e l’« idea » e che in forza di quest’ultima la
necessità può farsi libertà e il fatto bruto essenza. Altre opere: Neokantismo,
schopenhauerismo ed hegelismo (1877), La religione dello spirito (1882), La