Page 377 - Dizionario di Filosofia
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maggiori teorici marxisti del XX sec., particolarmente importante e attuale per il tema

          centrale affrontato: cioè le condizioni e le possibilità della rivoluzione in un paese
          occidentale relativamente evoluto. Anche dal punto di vista delle analisi delle classi
          e  delle  alleanze  possibili  per  la  realizzazione  del  programma  comunista  (blocco
          storico), l’opera di Gramsci rappresenta un momento « creativo » nella tradizione
          marxista.

          Bibliogr.:  Le  opere  di  G.  precedenti  il  1927,  così  come  i Quaderni  del  carcere,
          sono  pubblicati  dalla  Casa  editrice  Einaudi,  Torino;  è  ora  disponibile  una  nuova
          edizione,  ordinata  cronologicamente  dei Quaderni  del  carcere,  a  cura  di  V.
          Gerratana, 4 voll., Torino 1975; tra le altre edizioni vanno citate: Duemila pagine, a
          cura di G. Ferrata e N. Gallo, 2 voll., Milano 1964; Lettere dal carcere, a cura di E.
          Fubini  e  S.  Caprioglio,  Torino  1968;  su  G.:  N.  Matteucci, Antonio  Gramsci  e  la

          filosofia  delia  prassi,  Milano  1951;  S.  F.  Romano, Gramsci,  Torino  1965;  P.
          Spriano, Gramsci e l’ordine nuovo, Roma 1965; J. Texier, Gramsci, Parigi 1966; J.
          M.  Cammett, Antonio  Gramsci  and  the  origins  of  italian  communism,  Stanford
          1967;  P.  Togliatti, Gramsci,  Roma 1967;  L.  Paggi, Antonio Gramsci e il moderno
          principe,  Roma  1970;  M.  L.  Salvadori, Gramsci  e  il  problema  storico  della
          democrazia,  Torino  1973;  G.  Fiori, Vita  di  Antonio  Gramsci,  Bari  1973;  M.  A.

          Macciocchi, Per  Gramsci,  Bologna  1974;  N.  Badaloni, Il  marxismo  di  Gramsci,
          Torino 1975; D. Grisoni e R. Maggiori, Guida a Gramsci, trad, it., Milano 1975.
          GRATRY  (Auguste-Alphonse),  filosofo  francese  (Lilla  1805  -  Montreux,  Svizzera,
          1872).  Dopo essere stato allievo della  Scuola politecnica si fece prete e divenne
          cappellano della Scuola normale. Nel 1852 ricostituì l’Oratorio di Francia, ma nel

          1869  dovette  uscire  dall’ordine  per  la  sua  opposizione  al  dogma  dell’infallibilità
          pontificia.  Nei  suoi  scritti  è  motivo  dominante  la  polemica  contro  la  dialettica
          hegeliana  e  contro  le  filosofie  dell’immanenza.  Per  Gratry  la  trascendenza
          dell’Essere infinito può essere raggiunta mediante un accostamento progressivo, che
          tende al limite con un processo analogo a quello del calcolo infinitesimale. Opere
          principali: Catechismo  sociale  (1848), Della  conoscenza  di  Dio  (1853), Della

          conoscenza dell’anima (1858), Gesù Cristo, risposta a Renan (1864), Lettere sulla
          religione (1869). Nel 1867 divenne accademico di Francia.
          GREEN  (Thomas  Hill),  filosofo  inglese  (Birkin,  Yorkshire  1836  -  Oxford  1882).
          Professore  al Baliol  College  di  Oxford,  pubblicò  nel  1883  i  suoi Prolegomeni
          all’etica. L’idealismo di Green approda, dalla critica a Hume, alla nozione di una

          coscienza  assoluta,  in  cui  è  presente  la  totalità  delle  esperienze  e  dei  valori.  In
          polemica con l’utilitarismo, egli sostiene che l’esigenza del soddisfacimento delle
          aspirazioni individuali acquista dignità etica, e cioè razionalità e universalità, perché
          ogni singolo tende alla unità della coscienza assoluta.

          GROSSATESTA (Roberto). V. ROBERTO Grossatesta.
          GROZIO (Ugo), nome it. di Huig de Groot, in lat. Hugo Grotius, giurista olandese
          (Delft  1583  -  Rostock  1645).  Rivelatosi  precocemente  abile  polemista  con  la
          pubblicazione del Mare liberum (capitolo pubblicato nel 1609 del trattato De iure
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