Page 372 - Dizionario di Filosofia
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applicabili a ogni popolazione con risultati ugualmente felici.
Bibliogr.: J. Bryce, Studies in history and jurisprudence, Nuova York 1901; J. N.
Figgis, Studies on political thought from Gerson to Grotius, Cambridge 1923; C. G.
Haines, The revival of natural law concepts, Cambridge 1930; Otto von Gieke,
Natural law and the theory of society, 1500-1800, 2 voll., Cambridge 1934; P. S.
Gerbrandy, National and international stability: Althusius, Grotius, Van
Vollenhoven, Londra 1944; L. Stapleton, Justice and world society, Chapel Hill
1944.
GLANVILL (Joseph), filosofo inglese (Plymouth, 1636 - Bath, 1680). Dopo aver
studiato a Oxford, intraprese la carriera ecclesiastica, divenendo anche cappellano
di Carlo II (1672). L’opera di Glanvill è significativa perché manifesta l’emergere di
una posizione empirica e scettica, che pare preludere ai successivi sviluppi lockiani
e humiani. Questa prospettiva e la riduzione in termini soggettivi del nesso causale,
aprono in Glanvill la strada a una prospettiva platonica misticheggiante, venata di
magia e di occultismo.
Bibliogr.: The vanity of dogmatizing, Londra 1661; Plus ultra, or the progress and
advancement of science since Aristotle, Londra 1665; su G.: F. Greenslet, Joseph
Glanvill, Nuova York 1900; N. Petrescu, Glanvill und Hume, Rostock 1911; J.
Cope, Joseph Glanvill, anglican apologist, Washington 1956.
GlAUCÓNE, in gr. Gláukōn, filosofo greco (428 circa a.C.), fratello di Platone, che
lo fa comparire nel Parmenide e nella Repubblica. Non pare sia da identificare con
l’omonimo filosofo che Diogene Laerzio (II, 124) ricorda come autore di nove
dialoghi, aggiungendo che altri trentadue a lui attribuiti sono da ritenere spuri.
GNOSEOLOGÌA (gr. gnôsis, conoscenza e lógos, discorso). Teoria filosofica della
conoscenza, che ne indaga fonti, modi e limiti. Come tema filosofico autonomo e
pregiudiziale, sorge quando la realtà del mondo esterno viene in qualche modo
messa in questione, e in questo senso è giusta la tesi dell’Abbagnano, che lega lo
sviluppo della gnoseologia all’affermarsi della filosofia idealistica. Lasciati cadere
i problemi insolubili della gnoseologia tradizionale, il pensiero contemporaneo ha
concentrato prevalentemente il suo interesse sull’analisi dei metodi dell’indagine
scientifica e degli strumenti linguistici con cui essa si esprime (v. anche
CONOSCENZA, EPISTEMOLOGIA).
GNOSI (gr. gnôsis, conoscenza). La conoscenza totale e assoluta che sta alla base
delle varie dottrine dello gnosticismo; l’insieme stesso delle teorie gnostiche.
GNOSTICISMO. Sistema di filosofia religiosa i cui adepti pretendevano di avere una
conoscenza totale e privilegiata della divinità. Lo gnostico pretende di avere per
dono immediato la conoscenza in sé, vale a dire il sapere totale e assoluto, che
consente di risolvere tutti i problemi relativi alla divinità, all’uomo e al mondo. Si
tratta di una conoscenza essenzialmente intuitiva, ottenuta per illuminazione
improvvisa e definitiva, riservata solo ad alcuni iniziati e apportatrice di salvezza.
Solo da questa conoscenza l’individuo può essere salvato, e non dalla fede o dalle
opere. Come tutti i teosofi, gli gnostici hanno una spiccata predilezione per la