Page 362 - Dizionario di Filosofia
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rami della geometria: la geometria algebrica e la geometria differenziale, che
permettono di introdurre nell’analisi matematica il linguaggio conciso e intuitivo
della geometria.
Bibliogr.: V. MATEMATICA.
GERARD (Alexander), filosofo scozzese (Chapel of Garioch, presso Aberdeen, 1728
- † 1795). Si occupò prevalentemente di estetica, approfondendo i problemi proposti
dai nuovi concetti di « gusto » e di « genio ». Scrisse un Saggio sul gusto (1756) e
un Saggio sul pensiero (1774), che ebbero grande risonanza nella cultura del tempo;
dal secondo, in particolare, lo stesso Kant fu probabilmente influenzato nel sostenere
la tesi che la qualifica di genio conviene solo all’artista.
GERDIL (Giacinto Sigismondo), prelato e pedagogista italiano (Samoens, Savoia,
1718-Roma 1802). Entrato nell’ordine dei barnabiti, fece gli studi di teologia a
Bologna, dove godette della protezione del cardinale Lambertini. Insegnò poi
filosofia all’università di Torino e fu anche precettore dell’erede al trono di
Sardegna, il futuro Carlo Emanuele IV. La posizione filosofica del Gerdil deriva
dallo spiritualismo cartesiano a da Malebranche in particolare. Nella storia della
pedagogia ha un certo rilievo la sua presa di posizione contro l’Emilio, contenuta
nell’opera Riflessioni sulla teoria e la pratica dell’educazione, contro i principi di
J.-J. Rousseau (1763), meglio conosciuta col titolo di Anti-Emilio, sotto il quale fu
successivamente pubblicata. Movendo da una critica piuttosto convenzionale delle
dottrine filosofico-politiche del Rousseau, il Gerdil mette in luce il carattere astratto
e artificioso della connessa costruzione pedagogica, non riuscendo peraltro a
cogliere i motivi profondi di verità in essa contenuti.
GESTALT. Parola ted. che significa figura, forma, struttura, entrata nell’uso italiano
per designare la nozione centrale della Gestalttheorie, teoria della Gestalt o della
forma (dottrina gnoseologica di Brentano, Meinong, von Ehrenfels ed altri, fondata
sul concetto della percezione come struttura autonoma e non come sintesi di elementi
sensoriali) e della connessa Gestaltpsychologie, psicologia della Gestalt o della
forma. Questa tendenza psicologica, costituita a partire dallo studio dei fenomeni
percettivi, ha assunto in seguito il carattere di interpretazione unitaria della vita
psichica. In sostanza con essa viene superato l’individualismo percettivo,
sostituendovi il concetto di « campo percettivo » (Köhler), che garantisce
l’integrazione dei fenomeni percettivi grazie a fattori relazionali ad essi immanenti.
Con ciò si vuol sottolineare la precedenza della struttura percettiva rispetto ai
singoli contenuti.
Bibliogr.: K. Koffka, Principles of Gestaltpsychology, Nuova York 1935; D. Katz,
Gestaltpsychologie, Basilea-Stoccarda 1961; E. H. Madden, Philosophical
problems of psychology, Nuova York 1962.
GESUITISMO. Metodo pedagogico praticato nelle scuole della Compagnia di Gesù.
L’ordinamento delle scuole gesuitiche ebbe la sua legge organica fondamentale nella
parte quarta delle Costituzioni, dovute allo stesso fondatore della Compagnia, s.
Ignazio di Loyola.