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all’isteria si verifica un distacco, dalla coscienza vera e propria, di « nuclei mentali
          », i quali continuando ad agire come elementi inconsci determinano la sintomatologia
          isterica. Breuer e Freud però non si trovarono concordi sulla genesi del distacco di
          questi nuclei mentali, e Freud proseguì indipendentemente le sue ricerche, giungendo
          alla conclusione che i nuclei erano rifiutati dalla coscienza poiché questa cercava di
          difendere la personalità da elementi dolorosi o incompatibili con la linea di condotta

          generale  del  soggetto.  Dapprima  Freud  continuò  a  servirsi  dell’ipnosi,
          successivamente  elaborò  il  metodo  delle  «  associazioni  libere  »  consistente  nel
          determinare una atmosfera tale da indurre l’ammalato a raccontare spontaneamente i
          ricordi,  i  pensieri,  le  impressioni  più  o  meno  direttamente  collegate  ai  nuclei
          responsabili dei disturbi. Nacque così la psicoanalisi come tecnica esplorativa degli
          strati  più  remoti  della  coscienza  e  anche  come  teoria  relativa  alla  struttura
          psicologica della personalità estesa anche agli strati non coscienti. Secondo Freud e

          la psicoanalisi il disturbo psichico nasce dal fatto che il malato vive una situazione
          conflittuale  nei  confronti  di  profonde  forze  istintive,  inconscie,  che  non  riesce  a
          comprendere, il che comporta lo studio esplorativo delle zone non coscienti della
          psiche umana. Freud è così pervenuto alla distinzione dei tre sistemi costituenti la
          vita psichica: coscienza, preconscio (costituito da elementi latenti ma che possono
          essere riportati facilmente nella sfera cosciente) e inconscio (costituito da elementi

          che  possono  diventare  coscienti  solo  dopo  aver  superato  le  forze  che  li  hanno  «
          rimossi  »  dalla  sfera  cosciente).  Gli  elementi  nevrotizzanti  appartengono
          all’inconscio  e  il  meccanismo  di  difesa  della  personalità  che  li  fa  restare  in  tale
          sfera  è  quello  della  «  rimozione  ».  I  processi  della  rimozione  sono  spiegabili
          pensando che l’apparato psichico è sottoposto a tre tipi di istanze: l’io, in gran parte
          cosciente, con qualche elemento preconscio; l’es, costituito dagli impulsi irrazionali
          e intuitivi, essenzialmente inconsci; il super-io, istanza normativa, in parte cosciente

          (coscienza  morale),  ma  soprattutto  inconscia.  Il super-io,  formatosi  nel  corso
          dell’esistenza per un processo di interiorizzazione delle norme educative che sono
          state imposte dapprima al bambino, poi all’adulto, promuove la rimozione che, in
          forma di difesa dell’es, trattiene nell’inconscio molte istanze provenienti da questo.
          Nei  nevrotici  lo  squilibrio  tra  le  tre  istanze  porta  a  manifestazioni  patologiche
          tipiche (ad es. l’angoscia non è altro che la paura dell’io incapace di controllare le

          pericolose istanze dell’es e le minacciose proibizioni del super-io). L’esigenza di
          esplorare l’inconscio portò Freud ad analizzare i sogni, che rappresentano la via più
          importante  per  arrivarvi.  Infatti  lo  scienziato,  avvalendosi  dell’interpretazione  dei
          sogni  oltre  che  delle  libere  associazioni,  arrivò  alla  conclusione  che  gli  attuali
          conflitti  nevrotizzanti  non  sono  altro  che  la  ripetizione  di  conflitti  già  verificatisi
          nell’infanzia e che le istanze dell’« a cui l’io riesce a far fronte solo rifugiandosi
          nella  nevrosi  hanno  essenzialmente  carattere  sessuale.  Da  ciò  la  necessità  di

          indagare lo sviluppo degli istinti sessuali (v. ISTINTO) che, contrariamente a quanto
          fino  allora  ritenuto,  cominciano  a  manifestarsi  sin  dall’infanzia  e  attraverso  varie
          fasi  assumono  progressivamente  l’aspetto  definitivo.  Infatti  la  maggior  parte  dei
          conflitti  che  poi  agiscono  nelle  nevrosi  si  formano  nell’evolversi  dell’istinto
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