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(1961), Nascita della clinica (1963), Le parole e le cose, un’archeologia delle
scienze umane (1966), Archeologia del sapere (1969).
FOURIER (Charles), filosofo ed economista francese (Besançon 1772 - Parigi 1837).
Esponente del cosiddetto « socialismo utopistico », teorizzò una singolare forma di
associazionismo. Partendo da un’analisi delle passioni umane, naturalmente buone
perché volute da Dio, e convinto che una giusta organizzazione sociale dovesse
essere foedata sulla ricerca dei mezzi atti a soddisfarle, pensava di sostituire
all’ingiusta e irrazionale organizzazione sociale esistente una società conforme alla
legge provvidenziale di « attrazione » instaurando un sistema di « armonia universale
» basato sul principio dell’associazione spontanea. Propugnando un ritorno alla
produzione agricola, auspicava la creazione di comunità (falangi) organizzate in
modo tale da soddisfare le esigenze delle diverse inclinazioni degli individui. In
ogni falange, composta da 1620 persone, si dovevano trovare associati
armonicamente tutti i diversi caratteri così da ottenere l’equilibrio tra gli interessi
dei singoli e quelli della collettività. La falange avrebbe abitato in un falansterio,
grande edificio completamente attrezzato di servizi comuni e circondato da un
terreno coltivabile di circa 5.000 acri, e sarebbe stata governata da un uniarca. Tutti
i falansteri si sarebbero poi dovuti riunire in una specie di confederazione sotto un
omniarca incaricato del coordinamento generale e residente a Costantinopoli. La
comunità avrebbe dovuto produrre non per lo scambio ma per il proprio consumo.
Ogni abitante e comproprietario del falansterio sarebbe stato libero di scegliere il
tipo di attività più gradito poiché il lavoro (organizzato per gruppi di volontari)
doveva essere piacevole e attraente. Gli utili della produzione sarebbero stati così
ripartiti: 5/12 al lavoro, 4/12 al capitale e 3/12 al talento. Le principali opere di
Fourier sono: Teoria dei quattro movimenti e dei destini generali (1808), Trattato
di associazione domestica e agricola (1822, ristampato con il titolo Teoria
dell’unità universale) , Nuovo mondo industriale e societario (1829), La falsa
industria (1835-1836).
Bibliogr.: Oeuvres complètes de Charles Fourier, 12 voll., Parigi 1966-1968; in
italiano: Teoria dei quattro movimenti. Il nuovo mondo amoroso, a cura di I.
Calvino, Torino 1971; Su F.: S. Rota Ghibaudi, Il socialismo “utopistico”, in Storia
delle idee politiche, economiche e sociali, diretta da L. Firpo, vol. V, Torino 1972;
E. Villey, Charles Fourier. L’homme et son oeuvre, Parigi 1898; C. Gide, Fourier
précurseur de la coopération, Parigi 1924; E. Poisson, Fourier, Parigi 1932; A.
Vergez, Fourierz, Parigi 1969; M. Larizza, Anarchici e anarchia nel mondo
contemporaneo, Torino 1971.
FOURIERISMO. Sistema filosofico ed economico di Fourier* e dei suoi seguaci.
I suoi principali esponenti furono: in Francia, Victor-Prosper Considérant, direttore
di due giornali, Le Phalanstère e La Phalange, e Jean-Baptiste-André Godin che
costituì a Guisa nel 1880 un famoso « familisterio » rimasto in funzione sino al 1914;
in Inghilterra, Hugh Doherty, che fondò un periodico fourierista, The morning Star;
negli Stati Uniti, dove venne fondata una comunità di ispirazione fourierista, la
Brook Farm (1832), Albert Brisbane.