Page 333 - Dizionario di Filosofia
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riproposizioni  dogmatiche  o  metafisiche,  la  vitalità  e  il  significato  della  ricerca

          filosofica sembra collocarsi in un atteggiamento critico e razionalistico in grado di
          cogliere gli elementi più fecondi che emergono dalle ricerche in settori particolari,
          così da costituire un sistema culturale tendenzialmente organico, benché non rigido
          né  chiuso  ad  eventuali  integrazioni  o  correzioni.  In  questa  prospettiva  lo  scontro
          decisivo nell’ambito della cultura filosofica è tra le istanze razionalistiche — tra le
          quali le posizioni che in varia misura si richiamano alla tradizione marxista hanno

          indubbiamente  un  peso  e  un’importanza  fondamentale  —  e  le  suggestioni  di  tutte
          quelle tendenze filosofiche che variamente predicano l’abdicazione della ragione e
          negano la possibilità di operare a livello teorico per la realizzazione di forme nuove
          di cultura e di società, che siano pienamente adeguate alle attuali esigenze di libertà
          e alla complessità dei problemi del presente momento storico.
          Non si possono concludere questi cenni sul concetto e sulla funzione della filosofia
          senza indicare un problema di grande importanza, che spesso a torto viene sottaciuto

          nel momento in cui si inizia direttamente la trattazione della problematica filosofica
          a partire dalla scuola ionica di Mileto, Tale problema è quello dell’origine stessa
          della filosofia in senso stretto, che non nasce certo improvvisamente, per l’apparire
          di  un  nuovo  atteggiamento  riflessivo-scientifico  originale,  ma  viene  emergendo
          gradatamente  da  tradizioni  culturali,  religiose  e  teologiche  molto  remote  e  molto
          varie. Il problema è per certi aspetti analogo a quello che Nietzsche aveva affrontato

          e discusso a proposito dell’origine della tragedia. Nietzsche aveva contrapposto lo
          spirito  dionisiaco,  spontaneo,  passionale,  erotico-eroico,  a  quello  apollineo,
          armonioso,  contemplativo  ed  estetizzante.  Si  è  vista  in  questa  dicotomia
          l’opposizione tra sensibilità e ragione, e quindi la diversa matrice delle produzioni
          artistiche da quelle filosofico-razionali. In realtà la questione è molto più complessa,
          e da due direzioni sono emersi elementi che tendono a dare un quadro più aderente
          alla documentazione storica disponibile. Per un verso si è collegato il formarsi di

          una  mentalità  scientifico-filosofica  a  quello  che  sinteticamente  potremmo  definire
          l’articolarsi e lo sviluppo della « divisione sociale del lavoro ».  In questo senso
          l’acquisizione  di  tecniche  più  complesse,  il  moltiplicarsi  di  ruoli  sociali
          diversificati, hanno avuto l’effetto di stimolare e consentire, anche in relazione al
          progredire  materiale  della  società  e  alle  caratteristiche  specifiche  della  società

          schiavistica, una riflessione autonoma sui princípi e le cause dei fenomeni naturali
          ed umani (scienza naturale, « fisiologia », ed etica); quando ciò si verifica appare
          già  sulla  scena  sociale  l’intellettuale  filosofo,  che  definisce  lentamente  il  proprio
          specifico carattere, inizialmente ancora intriso delle prerogative del sacerdote, più
          in  generale,  dell’invasato,  dell’ispirato  direttamente  dal  dio.  Se  questa  ipotesi
          sull’origine  della  speculazione  filosofica  insiste  particolarmente  sulle  condizioni
          sociali-materiali che hanno reso necessario il formarsi di scienziati, tecnici o politici
          (i naturalisti prima e quindi Socrate e i sofisti), altre ricerche vanno in una diversa

          direzione; si cerca cioè di spiegare il sorgere della filosofia fissando l’attenzione
          soprattutto  sugli  aspetti  teorici,  ricollegando  la  tematica  filosofica  all’irrazionale,
          alla  mistica,  al  mito  e  alla  teologia,  e  vedendo  nei  mutamenti  verificatisi  nella
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