Page 319 - Dizionario di Filosofia
P. 319

di là della realtà come appare a noi (fenomeno), esiste certamente una realtà in sé

          (noumeno):  ma  essa  è,  proprio  perché  tale,  inaccessibile  all’attività  conoscitiva
          dell’uomo.
          La     concezione       fenomenistica       ricompare       nelle     filosofie     dell’Ottocento
          programmaticamente  orientate  verso  un  ritorno  a  Kant,  come  nel  neocriticismo
          tedesco e nella scuola del Renouvier in Francia. Essa è presente anche, almeno nel
          senso dell’abbandono della pretesa impossibile della conoscenza assoluta, in molte

          correnti della filosofia contemporanea (neopositivismo).
          FENÒMENO (gr. phainómenon, da pháinesthai, apparire). In senso lato, tutto ciò che
          si manifesta o si « presenta » alla coscienza. (Per la fenomenologia, dopo Husserl,
          questo manifestarsi non dà solo l’apparenza della cosa, ma in qualche modo l’in sé
          di questa, e si identifica quindi con il suo essere.)
          • Per Kant, in opposizione a noumeno, o cosa in sé, che resta inconoscibile, ciò che

          può essere conosciuto ovvero: « ciò che non appartiene all’oggetto in se stesso e che
          è inseparabile dalla rappresentazione che il soggetto ha di questo ».
          FENOMENOLOGÌA.  Il  termine  risale  a  Lambert,  che  lo  usò  per  designare  la  teoria
          delle  apparenze  obiettive  (des  objektiven  Scheins,  quarta  parte  del  suo Nuovo

          Organo).  La  parola  ha  assunto  un  significato  particolare  nell’idealismo  classico
          tedesco: in Fichte e in Hegel la fenomenologia è la ricostruzione della storia della
          coscienza umana, ovvero del processo attraverso cui essa si innalza dalla limitatezza
          della conoscenza sensibile e del particolarismo soggettivo al sapere assoluto. Oggi il
          termine è riferito particolarmente al pensiero di Husserl e a tutto un largo movimento
          filosofico che si rifà, se non alle conclusioni, almeno al metodo husserliano.
          Il movimento che prende più particolarmente il nome di « fenomenologia pura » è

          partito da una riconsiderazione dei fondamenti delle matematiche, si è sviluppato in
          una logica e in una teoria del conoscere, per espandersi alla fine in una concezione
          filosofica generale. La tendenza che lo anima è quella di un ritorno ai dati immediati
          della coscienza; il concetto fondamentale è quello della « intenzionalità ».
          L’intenzionalità  (lat. intentio)  indicava  nella  tarda  scolastica  la  caratteristica
          specifica del concetto, che è quella di riferirsi a un « altro » diverso da sé. La tesi

          del  carattere  intenzionale  della  coscienza  venne  a  Husserl  dall’influenza  del  suo
          maestro Franz Brentano, che riprese il concetto scolastico e lo sviluppò in analisi
          molto sottili. Husserl muove dalla constatazione che, se è possibile rappresentarsi
          intuitivamente tre o quattro oggetti, non si riesce invece a rappresentarsene davvero
          un  numero  troppo  grande,  per  esempio  mille.  In  questo  caso  si  può  solamente  «
          pensarli ». Sviluppando questo punto Husserl distingue due tipi opposti di relazione
          della  coscienza  al  reale,  o  di  intenzionalità:  con  il  primo,  la  coscienza  coglie

          l’oggetto  in  un  modo  intuitivo  e  originario;  con  il  secondo  essa  si  rapporta
          all’oggetto in una « intenzione vuota ». Tuttavia, per Husserl, noi siamo capaci di
          intuire immediatamente non soltanto le qualità sensibili, come un suono, un colore, un
          dato  tattile,  ma  anche  i  puri  significati,  le  essenze  logiche.  La  teoria  della  «
          intuizione delle essenze » è la base della gnoseologia husserliana. Nell’opera Idee
          per una fenomenologia pura  (1913),  la  «  fenomenologia  trascendentale  »  appare
   314   315   316   317   318   319   320   321   322   323   324