Page 316 - Dizionario di Filosofia
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straordinaria cultura e personalità affascinante, esercitò una notevole influenza sugli
intellettuali russi del suo tempo, in particolare su Solov’ev. La sua filosofia è una
sorta di trascrizione in termini umanistico-scientifici dell’escatologia cristiana. Il
regno di Dio si realizzerà per Fëdorov nella storia, in conseguenza del dominio sulla
natura da parte dell’umanità e della resurrezione di tutti i trapassati operata dai
viventi. La padronanza crescente delle forze della natura renderà possibile la
trasmigrazione cosmica dell’uomo, la modificazione dell’orbita dei pianeti, la
predeterminazione degli eventi meteorologici, la pace perpetua, e così via. I suoi
scritti maggiori, lasciati in gran parte inediti, furono raccolti postumi da alcuni amici
nel volume Filosofia della causa comune (1906-1913).
FEIGL (Herbert), filosofo tedesco (Reichenberg, oggi Liberec, Boemia, 1902). Ha
studiato a Monaco di Baviera e a Vienna, trasferendosi poi in America, dove
attualmente insegna all’università del Minnesota. È stato membro del circolo di
Vienna e tra i fondatori del neopositivismo, che per primo introdusse in America. Ha
esordito con un’analisi antimetafisica delle teorie scientifiche, nella quale respinge
sia l’apriorismo sia il convenzionalismo. Di queste teorie egli indaga l’aspetto
logico-sistematico, ponendo in evidenza il momento analitico e quello della
conferma sperimentale, che però non può mai essere definitiva. Feigl accentra la sua
analisi intorno al criterio empirico di « significanza », applicandolo all’analisi del
problema psicofisico: la presunta dualità metafisica dei piani ontici viene respinta e
si risolve nella relazione di due linguaggi intertraducibili. Nell’ultima fase del suo
pensiero egli scinde il criterio di significanza dal riferimento al dato immediato. In
questo modo egli diviene fautore di un « realismo semantico », col quale tenta di
dare alle costruzioni teoriche della scienza una validità semantica pari a quella delle
entità direttamente sperimentabili. L’apparato della semantica pura non è tuttavia
sufficiente, secondo Feigl, per stabilire il valore delle costruzioni teoriche. Egli
propone pertanto la « pragmatica pura » come nuova dimensione della semiotica. Tra
le sue opere principali: Letture di analisi filosofica, in collaborazione con W.
Seliars, 1949; Letture di filosofia della scienza, in collaborazione con M.
Brodbeck, 1953; Spiegazione scientifica, 1962.
FELAPTO. Termine mnemotecnico della scolastica medievale, che designa un modo
del sillogismo della terza figura, nel quale la premessa maggiore è universale
negativa (e), la minore universale affermativa (a), la conclusione particolare
negativa (o). [La lettera f indica che il sillogismo è riducibile al modo ferio della
prima figura, la lettera p che la riduzione deve essere fatta convertendo la minore per
accidente (cioè trasformandola da universale in particolare). Esempio di sillogismo
in felapto: « Nessun uomo è immortale; tutti gli uomini sono esseri ragionevoli;
dunque, qualche essere ragionevole non è immortale ».]
FELICITÀ. La nozione di felicità, intesa come condizione più o meno stabile di
soddisfazione totale, occupa un posto molto importante nelle dottrine morali
dell’antichità classica, tanto che si usa indicarle genericamente come etiche
eudemonistiche (dal gr. eudaimonía, felicità). Variava naturalmente, in funzione
della generale concezione dell’uomo é del suo posto nel mondo, l’indicazione del