Page 308 - Dizionario di Filosofia
P. 308

hanno  come  risultato  la  comparsa  di  nuove  specie.  Le  teorie  enunciate  sin
          dall’antichità  per  far  luce  sul  destino  delle  specie  possono  essere  distinte  in  due
          gruppi: quelle implicanti la fissità delle specie viventi e quelle implicanti una loro
          evoluzione. L’idea che gli esseri viventi si siano differenziati intempi successivi a
          partire da un’origine comune risale alla filosofia naturalistica greca. Fra i precursori
          dell’evoluzionismo quale è oggi inteso si possono citare Anassimandro di  Mileto,

          Empedocle  d’Agrigento  e  successivamente  alcuni  padri  della  Chiesa,  fra  i  quali
          sant’Agostino.  Il XVIII  sec.  preparò  un  clima  favorevole  ad  essa;  una  visione
          razionale della realtà, unita a un accentuato interesse per l’osservazione, portò a una
          migliore  identificazione  della  nozione  di  specie.  Un  notevole  contributo  spetta  a
          Buffon, che peraltro non formulò esplicitamente il suo pensiero sul tema, nonché a
          Maupertuis  ed  Erasmus  Darwin,  nonno  di  Charles.  Una  teoria  chiaramente
          evoluzionistica fu formulata esplicitamente per la prima volta da Lamarck, discepolo

          di  Buffon;  l’ipotesi  lamarckiana  fu  però  oggetto  di  aspre  critiche  da  parte  dei
          contemporanei, specialmente da Cuvier, che va ricordato come uno dei più accesi
          antievoluzionisti;  paradossalmente,  però,  gli  importanti  lavori  di  quest’ultimo  nel
          campo della sistematica, dell’anatomia comparata c soprattutto della paleontologia
          fornirono validi argomenti alla ipotesi dell’evoluzione. A questo punto si inserisce
          la  figura  di  Charles  Darwin  che  diede  alla  teoria  evoluzionistica  la  formulazione

          tutt’oggi accettata, come filiazione delle specie animali e vegetali da fonti unitarie,
          successivamente evolute per selezione di mutazioni.
          • Il fenomeno dell’evoluzione. I fatti sperimentali. Le basi sperimentali dell’ipotesi
          evoluzionistica  sono  numerosissime;  le  principali  sono  fornite  dagli  studi
          paleontologici, embriologici e anatomocomparati.
          1. Dati paleontologici.  La paleontologia segue l’evoluzione storica e la filiazione
          delle forme viventi lungo un arco di tempo dell’ordine di centinaia di milioni di anni.

          I diversi tipi di vegetali e di animali sono comparsi nel tempo secondo un ordine che
          va dal più semplice al più complesso. La progressione del grado di organizzazione è
          manifesta: il momento di comparsa di un gruppo è in accordo con il posto che questo
          assume nella scala degli organismi; per es. fra i vertebrati gli agnati precedono i
          pesci,  i  quali  sono  a  loro  volta  anteriori  ai  rettili,  come  questi  agli  uccelli  ed  ai
          mammiferi. La continuità genetica fra i gruppi successivi è dimostrata dall’esistenza

          delle forme intermedie.
          2. Dati embriologici. L’ontogenesi, o studio dello sviluppo degli individui presenta
          numerosi fatti interpretabili unitariamente solo secondo l’ipotesi evoluzionistica. Il
          cuore  del  feto  umano  è  costituito  da  un  semplice  tubo  ricurvo  nel  quale  si
          individuano  un’orecchietta,  un  ventricolo  e  un  bulbo;  questa  disposizione
          corrisponde  all’assetto  definitivo  del  cuore  dei  pesci.  L’embrione  degli  amnioti
          possiede nella regione cervicale aperture branchiali analoghe a quelle dei pesci. Più

          in generale un embrione durante il suo sviluppo ripete il tipo di organizzazione di
          stadi adulti delle specie o gruppi inferiori che l’hanno preceduto.
          • I modi dell’evoluzione. Varie regole seguite dal processo evolutivo sono rivelate
          dagli  studi  paleontologici.  Innanzitutto  una  legge  di  complessità  crescente:  i
   303   304   305   306   307   308   309   310   311   312   313