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dirigente della prima e seconda Internazionale.
In questi anni e fino alla morte, Engels mantenne stretti contatti con i socialisti
tedeschi, che accolse in più riprese a Londra, e con gli esponenti del movimento
operaio mondiale. Nel 1890 entrò in corrispondenza con Antonio Labriola, nel 1891
con Filippo Turati. Nel corso dell’ultimo periodo della sua vita, scrisse: La
rivoluzione scientifica del signor Eugen Dühring (1878), opera nota con il titolo di
Antidühring*; La dialettica della natura* (1873-1883, pubblicata per la prima
volta nell’URSS nel 1925); Ludwig Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia
tedesca (1886), in cui espose l’origine e lo svolgimento del materialismo dialettico
attraverso il superamento di Hegel, di Feuerbach e della sinistra hegeliana. Infine, si
dedicò alla pubblicazione delle opere postume di Marx, e in particolare del secondo
e del terzo libro del Capitale.
Difficile è sceverare l’originalità del pensiero di Engels in rapporto alla fondazione
e all’elaborazione del materialismo* dialettico. È tuttavia certo che, all’inizio della
sua collaborazione con Marx, Engels diede un apporto prevalentemente «
economistico », data anche la sua esperienza diretta nel mondo industriale, al
giovane « filosofo » Marx; mentre, nel quadro generale della dottrina materialistica,
ciò che caratterizza la sua posizione, rispetto a quella di Marx, è l’interpretazione in
senso maggiormente naturalistico della dialettica.
Bibliogr.: Per le edizioni delle opere complete di Engels, cfr. la bibliografia alla
voce Marx; in particolare: La situazione della classe operaia in Inghilterra è
pubblicata nel vol. IV delle Opere complete di Marx-Engels, Roma 1972, e
l’Antidühring e La dialettica della natura, ibid. vol. XXV, Roma 1974; tra le altre
edizioni: L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato, a cura di
D. Della Terza, Roma 1950; Ludwig Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia
classica tedesca, a cura di P. Togliatti, Roma 1950; Anti-Schelling, a cura di E.
Fiorani, Bari 1972. Su E.: R. Seeger, Friedrich Engels, Halle 1935; R. Mondolfo. Il
materialismo storico di Federico Engels, Firenzei 1952; E. A. Stepanowa,
Friedrich Engels. Sein Leben und Werk, Berlino 1958; E. Ragionieri, C. Marx e F.
Engels sul Risorgimento italiano, Roma 1959; A. Cornu, Marx ed Engels dal
liberalismo al comunismo, Milano 1962; G. Mayer, Friedrich Engels. La vita e
l’opera, Torino 1969; E. Fiorani, F. Engels e il materialismo dialettico, Milano
1971; S. Markus, Engels, Manchester and the working class, Londra 1974.
ENOMÀO di Gadara, in gr. Oinómaos, filosofo della scuola cinica, nato a Gadara, in
Siria (II o III sec. d.C.). Di lui ci sono pervenuti, conservati da Eusebio, due lunghi
frammenti dell’opera Smascheramento dei ciarlatani, violenta satira contro gli
oracoli e, nello stesso tempo, attraverso la negazione della possibilità della
divinazione, polemica contro il determinismo degli stoici.
ENRICO di Gand, in lat. Henricus de Gandavo, detto anche Goethals, teologo
fiammingo (Gand 1217 [?] - Tournai 1293). Si hanno poche notizie della sua vita;
frequentò l’università di Parigi e nel 1277 divenne dottore in teologia. Ebbe parte
importante nelle dispute universitarie di Parigi (particolarmente nel conflitto fra
clero regolare e clero secolare).