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ed Eraclito, vengono entrambi accettati da Empedocle, in quanto egli ammette la
teoria parmenidea che qualcosa permane sempre identico a se stesso, affermando che
i quattro elementi non subiscono cangiamenti, ma nello stesso tempo accoglie la tesi
del divenire di Eraclito, poiché ritiene che tutta la realtà della nostra esperienza sia
sottoposta a continue trasformazioni e che nulla rimanga mai identico a se stesso. Le
forze che operano sui quattro elementi, di volta in volta unendoli o separandoli, sono
l’Odio e l’Amore, concepiti non come mitiche rappresentazioni, ma come due forze
attive insite nella realtà.
Nel campo della fisica e della biologia, Empedocle ha lasciato qualche traccia con
le sue osservazioni sulla forza centrifuga e con l’intuizione dell’evoluzione dei
viventi e della selezione naturale.
Bibliogr.: Empedocle, frammenti e testimonianze, a cura di E. Bignone, Roma 1962;
Poema fisico e lustrale, a cura di C. Gallavotti, Milano 1975; J. Bidez, La
biographie d’Empédocle, Gand 1894; W. Jaeger, La teologia dei primi pensatori
greci, Firenze 1961; W. Kranz, Empedokles, Zurigo 1949; J. Bollack, Empédocle,
Parigi 1965; J. Brun, Empédocle, Parigi 1966.
EMPÌRICO. Che si fonda sull’esperienza. (In questo senso sin. di SPERIMENTALE.) • Per
Kant, che è a posteriori, in contrapposizione a puro (a priori).
EMPIRIOCRITICISMO. Dottrina filosofica, sorta nell’ambito positivistico, che critica
radicalmente il valore teoretico della scienza. Il positivismo, nella seconda metà
dell’Ottocento, aveva ottimisticamente riposto ogni fiducia nella scienza, considerata
come unico e valido strumento conoscitivo (scientismo). L’empiriocriticismo,
affermatosi in Germania ad opera di due filosofi-scienziati, Mach e Avenarius,
nell’ultimo ventennio del secolo scorso, sostiene che la scienza ha solo un valore
soggettivo, relativo al punto di vista dell’osservatore e agli strumenti di
osservazione, e pertanto solo un valore pratico e strumentale. In tale prospettiva
questa dottrina si avvicina molto al relativismo, all’agnosticismo e all’idealismo
critico. Le teorie scientifiche, secondo questa concezione, risponderebbero
soprattutto al principio di economia nella misura in cui non vogliono essere una
riproduzione riflessa della realtà ma espressione di rapporti funzionali tra i dati
sensibili. Dal punto di vista metodologico l’opera di Mach è stata estremamente
importante come critica a una serie di concetti ambigui, metafisici, di cui la fisica
acriticamente si serviva. Avversari dell’empiriocriticismo furono i sostenitori del
valore conoscitivo della scienza, e in particolare i marxisti, che in questa sfiducia
nel sapere scientifico vedevano un ritorno a una concezione idealistica e
spiritualistica; Lenin dedicò una sua opera fondamentale, Materialismo ed
empiriocriticismo, alla confutazione di tale dottrina.
EMPIRIOMONISMO. Teoria del filosofo russo Bogdanov secondo la quale
l’esperienza del mondo fisico non è il risultato dell’attività di più coscienze, ma
piuttosto di una sorta di coscienza collettiva socialmente organizzata, mentre i fatti
psichici sono il frutto di un’organizzazione individuale.
EMPIRISMO. Orientamento filosofico proprio di tutte quelle dottrine che ritengono