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La teoria emanatistica si distingue nettamente da quella creazionistica, tipica della
tradizione ebraico-cristiana, per cui Dio creatore rimane nettamente separato e
distinto dal creato.
EMANAZIONE. Processo mediante il quale l’assoluto genera direttamente dal suo seno
gli esseri molteplici che costituiscono il mondo (dottrina dell’emanatismo*).
• Nell’atomismo di Democrito e di Epicuro, immagini o « specie » costituite da
atomi più sottili staccatisi dai corpi sensibili e capaci di produrre la sensazione,
agendo direttamente sugli organi di senso.
EMERSON (Ralph Waldo), saggista e filosofo americano (Boston 1803 - Concord,
Massachusetts, 1882). Ordinato ministro unitariano nel 1829, si separò dalla sua
Chiesa nel 1832. Viaggiò in Italia, in Francia e in Gran Bretagna, dove incontrò
Coleridge, Wordsworth e Carlyle; con quest’ultimo si legò di amicizia duratura. Nel
1836 pubblicò la serie di conferenze sulla Natura, vangelo del trascendentalismo
americano.
Il 31 agosto 1837 pronunciò la celebre allocuzione, intitolata Lo studioso
americano, vera dichiarazione d’indipendenza intellettuale del suo paese. In seguito
precisò a poco a poco la sua posizione filosofica esaltando la superiorità della
coscienza individuale sulle credenze e i dogmi tradizionali; l’anima è, per Emerson,
il giudice supremo in materia spirituale. Dal 1840 al 1844 collaborò al giornale The
Dial (Il quadrante), organo ufficiale del movimento trascendentalista e pubblicò il
primo volume di Saggi (1841) in cui espose il suo pensiero. Risalgono anche a
questo periodo le sue conferenze sul Tempo presente e sul Metodo della natura e
l’uomo riformato (1844). Del 1844 sono le lezioni sui Riformatori della Nuova
Inghilterra. Nel 1847 intraprese un secondo viaggio in Europa dove tenne
conferenze sugli Uomini rappresentativi (riunite in volume nel 1850), studi su alcuni
grandi uomini che l’autore presenta come esempi dei principali modi di essere della
personalità, senza vedere in essi, come Carlyle, degli esseri incaricati di una
missione soprannaturale. Altre opere: Tratti caratteristici inglesi (1856), La guida
della vita (1860), Società e solitudine (1870), Lettere e intendimenti sociali
(1876).
Bibliogr.: In italiano: Saggi, a cura di P. Bertolucci, Torino 1962; Antologia degli
scritti politici, a cura di A. Santucci, Bologna 1962; su E.: O. W. Firkins, R. W.
Emerson, Boston 1915; E. L. Masters, The living thoughts of Emerson, Londra
1948; G. Lombardo Radice, Pedagogia di apostoli e d’operai, Bari 1953: M.
Gonnaud, Individu et société dans l’oeuvre de R. W. Emerson. Essai de biographie
spirituelle, Parigi 1965.
EMOZIONE. Stato affettivo gradevole o penoso, causato da eventi imprevisti, interni o
esterni, e accompagnato da reazioni somatiche. Le emozioni si determinano sempre
in relazione a modificazioni dell’ambiente esterno o di quello interno (rumori,
bagliori, contatti, colpi, ricordi, immagini, concetti, ecc.); se sono improvvise e
inattese possono produrre una serie di reazioni nervose che determinano a loro volta
reazioni neurovegetative, quali modificazioni vasomotorie, accelerazione o riduzione