Page 245 - Dizionario di Filosofia
P. 245
che riguardano le singole materie d’insegnamento. Sono didattiche speciali anche le
tecniche dell’insegnamento per particolari categorie di alunni (sordomuti, ciechi,
subnormali, ecc.), Poiché la didattica è solo l’aspetto pratico e la parte applicata
della pedagogia, la sua storia s’identifica con quella della pedagogia e dei sistemi
scolastici; tuttavia solo all’inizio dell’età moderna venne posto un problema
specifico della didattica, allorché si iniziò la polemica contro il verbalismo e
l’astrattezza dell’insegnamento tradizionale. Comenio, che si ispirò a Francesco
Bacone, affermò il principio che bisogna seguire la natura. Tale principio va inteso
sia nel senso che bisogna partire dalla diretta esperienza delle cose per giungere alla
loro comprensione e alla conoscenza intellettuale (procedimento induttivo) sia nel
senso che occorre tener conto della natura dei soggetti, del loro grado di sviluppo e
delle loro capacità di apprendimento. Nacque quindi l’esigenza di approfondire la
psicologia dell’età evolutiva e, in relazione agli sviluppi e ai processi di questa
disciplina (attualmente costituitasi come una vera e propria scienza sperimentale), si
sono anche venuti precisando i metodi e le tecniche dell’insegnamento.
DIDEROT (Denis), scrittore francese (Langres, Alta Marna, 1713 - Parigi 1784).
Compì i primi studi presso i gesuiti e li proseguì poi a Parigi, a quanto si ritiene,
presso il collegio Louis-le-Grand. Terminati gli studi, si occupò delle più svariate
discipline, dalla filosofia alla matematica, all’anatomia, vivendo modestamente del
lavoro di traduttore. I Pensieri filosofici, che pubblicò nel 1746, opera polemica e
anticonformista, lo resero famoso. Il suo nome divenne ancora più noto quando
cominciò a pubblicare la Enciclopedia*, di cui l’editore Le Breton gli aveva
affidato la direzione a partire dal 1745. L’immensa impresa, che lo tenne occupato
costantemente sino al 1772, non gli impedì tuttavia di scrivere numerose opere: un
romanzo licenzioso, I gioielli indiscreti (1747); alcuni saggi filosofici: La lettera
sui ciechi ad uso di quelli che vedono* (1749), a causa della quale fu incarcerato
per tre mesi a Vincennes, e I pensieri sulla interpretazione della natura (1754); due
drammi che pubblicò accompagnati da un’esposizione del suo sistema drammatico
(Conversazioni sul « Figlio naturale », Discorsi sulla poesia drammatica).
Terminata l’Enciclopedia, nel 1773 intraprese un viaggio in Russia, su invito di
Caterina II. Furono pubblicati postumi romanzi, commedie, scritti critici, e un
volume di pensieri filosofici, Il sogno di d’Alembert (1830).
Diderot, che ai suoi tempi fu considerato soprattutto come uno straordinario
conversatore, una sorta di apostolo ardente, tumultuoso, « ispirato », è ritenuto dalla
critica attuale il rappresentante forse piu tipico del suo secolo: non certo un filosofo
sistematico, ma l’uomo che meglio esprime le curiosità molteplici e le
contraddizioni feconde del Settecento. Muovendo da posizioni deiste, giunse a un
materialismo non dogmatico in grado di dar conto della dinamica della natura.
Alieno da concezioni deterministe, si occupò con pungente ironia e grande passione
etica dei problemi religiosi, politici e sociali; non rinunciò mai a credere alla
libertà, alla bontà naturale dell’uomo, sostenuta dalle istituzioni sociali.
Bibliogr.: Oeuvres complètes, a cura di J. Assézat e M. Tourneux, 20 voll., Parigi
1875-1877; ottime edizioni quelle delle Oeuvres philosophiques, Oeuvres