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Il concetto di dialettica ha conservato oggi, nell’uso comune del termine, il
significato peggiorativo e negativo che gli avevano dato gli antichi, mentre nel
linguaggio filosofico ha definitivamente assunto il significato datogli da Hegel e da
Marx. (V. CONTRARIO, DIVENIRE.)
DIALÈTTICO (gr. dialektikós, da dialégesthai, conversare). Che si riferisce all’arte
di discutere e di ragionare. • Argomenti dialettici, per Kant, argomenti
profondamente contraddittori che giungono a conclusioni contrastanti e sono pertanto
sofistici. • Momento dialettico, in Hegel, quel contrasto fecondo tra due concetti che
conduce a un terzo concetto, che invera i due termini in contrasto. • Evoluzione
dialettica, quella che si attua nella natura e nella storia attraverso il contrasto di
posizioni diverse e opposte; è anche svolgimento di una teoria o di una nozione nel
pensiero scientifico e filosofico. • Materialismo dialettico, v. MATERIALISMO.
DIANOÈTICO. In Aristotele, termine che indica le virtù intellettuali, in
contrapposizione con le etiche, cioè morali. (Esse sono cinque: arte, scienza,
saggezza, sapienza, intelletto.)
DIÀNOIA. Per i filosofi greci, e in particolare per Platone e Aristotele, la conoscenza
discorsiva, che procede cioè per gradi, in contrapposizione con quella intuitiva o
noesi.
DICEARCO, in gr. Dikáiarchos, pensatore greco (Messene 347 circa a.C. - † 285
circa). Discepolo di Aristotele e in rapporti di studio con Teofrasto, passò parte
della sua vita nel Peloponneso. Ammirato concordemente dagli antichi, delle sue
numerose opere (Vita della Grecia [Bíos Helládos] , Costituzioni [Politeîai],
Descrizione della terra [Gês períodos], ecc.), restano solo frammenti. Materialista e
sostenitore della filosofia pratica di fronte alla scienza pura, considerò l’anima come
risultato dell’armonia delle varie parti del corpo e sviluppò questa teoria nei due
dialoghi Il corintiaco (Korinthiakós) e Il lesbico (Lesbiakós).
DICOTOMÌA (dal gr. dícha, in due e témnein, tagliare). In logica, divisione di un
concetto in due altri tra loro contrastanti, capaci di annullare il significato del
concetto originario. L’argomento portato da Zenone di Elea contro la nozione di
movimento è l’esempio classico della dicotomia: posto infatti che il movimento sia
possibile, un mobile, per superare un dato intervallo, deve prima percorrerne la
metà, ma prima ancora un quarto, un ottavo, un sedicesimo e così via; di conseguenza
esso non abbandonerà mai il suo punto di partenza. Con questa particolare
argomentazione Zenone voleva dimostrare a coloro che accusavano l’eleatismo di
assurdità, che ánche la pacifica accettazione del movimento come una realtà di fatto
andava incontro a un grave scacco logico. Il metodo dicotomico sarà
sistematicamente utilizzato dal Bentham nel progetto di costruzione di una
legislazione esauriente.
DIDÀTTICA. Parte della pedagogia che studia il metodo e le tecniche dell’insegnare,
soprattutto nell’ambito scolastico. Si distinguono una didattica generale, che studia
le condizioni che favoriscono qualsiasi processo d’insegnamento e si occupa dei
problemi della struttura e dell’organizzazione della scuola e le didattiche speciali,