Page 237 - Dizionario di Filosofia
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DEMÒCRITO, in gr. Dēmókritos, filosofo greco (Abdera, Tracia, 460 circa a.C. - †
370 circa a.C.). Discepolo di Leucippo, del quale sviluppò la dottrina, secondo le
fonti antiche compì lunghi viaggi in Asia e in Egitto, dove avrebbe frequentato
studiosi di geometria. Le notizie riguardanti la sua vita sono però scarsamente
attendibili, e la stessa sua amicizia con Ippocrate di Coo non è certa. Pare che l’idea
di costruire un sistema basato su una concezione atomistica gli sia stata offerta dal
filosofo Anassagora, che aveva concepito la realtà materiale come divisibile
all’infinito in particelle diverse tra loro per qualità, chiamate poi da Aristotele
omeomerie. Secondo una tradizione sarebbe anche vissuto ad Atene, ma da Platone,
suo contemporaneo, non è mai nominato. Tornato in patria, si consacrò interamente
alla filosofia e fondò la scuola di Abdera verso il 420 a.C.
Dei numerosi scritti di Democrito ci sono rimasti solo frammenti che trattano del
problema morale, ma conosciamo il suo pensiero, almeno nelle linee generali,
attraverso l’esposizione di Aristotele e dei dossografi dell’antichità.
Democrito, d’accordo con il pitagorismo, concepisce la realtà come un discontinuo;
mentre infatti ammette che in sede puramente logico-matematica si possa pensare la
realtà come divisibile all’infinito, in sede fisica pensa che la realtà sia costituita da
atomi indivisibili dotati di moto spontaneo i quali, nel vuoto, danno luogo a
formazioni diverse. Gli atomi, qualitativamente uguali tra loro, differiscono solo per
la forma e per le dimensioni; le differenze che noi cogliamo tra le cose nella nostra
esperienza sensibile derivano esclusivamente dal modo in cui gli atomi si
raggruppano tra loro e dalla loro differente forma. Gli atomi non sono stati creati da
nessun artefice, ma sono eterni come è eterno il movimento che li agita.
Anche l’anima umana è costituita di atomi di natura ignea; essa è diffusa in tutto il
corpo, con il quale si dissolve al momento della morte.
Dalla teoria dell’uniforme qualità degli atomi, Democrito è indotto a giustificare le
differenze delle qualità quali appaiono a noi; pertanto egli afferma che i colori, i
sapori e i suoni altro non sono che il nostro modo di interpretare determinati
raggruppamenti di atomi. Sono queste le qualità secondarie, contrapposte alle
qualità primarie che riguardano realmente la forma e la durezza degli atomi.
Democrito in tal modo ha concepito per primo, e per via puramente logica, la
struttura atomistica della realtà; ma il suo merito maggiore sta nell’aver cercato di
costruire un sistema materialistico-meccanicistico capace di giustificare tutta la
realtà senza far ricorso a forze extranaturali.
Bibliogr.: Gli atomisti, a cura di V. E. Alfieri, Bari 1936; V. E. Alfieri, Atomos
Idea, l’origine del concetto dell’atomo nel pensiero greco, Firenze 1953; A. Th.
Cole, Democritus and the sources of Greek anthropology, Cleveland 1967; D. J.
Furley, Two studies in the greek atomists, Princeton 1967.
DEMONATTE, in gr. Dēmonáktēs, filosofo cinico greco (Cirene – Atene 176 d.C.).
Suoi modelli furono in pari misura Diogene e Socrate; la sua vita fu ispirata a una
equilibrata austerità, che lo rese popolare tra gli Ateniesi. Luciano, che scrisse una
Vita di Demonatte, lo rappresenta come filosofo esemplare. Si ricordano i suoi
apoftegmi: « È proprio dell’uomo sbagliare; è proprio del saggio perdonare l’errore