Page 236 - Dizionario di Filosofia
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L’opera principale del Della Porta è però la Magia naturalis, ampliata molto dalla

          prima  edizione  del  1558  alla  seconda  del  1589,  che  costituisce  una  sorta  di
          descrizione e spiegazione della natura, colta soprattutto nei suoi aspetti miracolosi e
          stupefacenti. Criterio informatore di questa indagine è la fiducia nella realtà di un
          principio  vitalistico,  creativo  che  si  può  cogliere  nei  fenomeni  naturali,  anche  se
          solo in maniera frammentaria.

          Bibliogr.; Su D.P.: F. Fiorentino, Della vita e delle opere di G. B. Della Porta, in
          Studi e ritratti della Rinascenza, Bari 1911; N. Badaloni, I fratelli Della Porta e la
          cultura magica e astrologica a Napoli nel ’500, « Studi storici », 1959-1960.
          DELLA VOLPE (Galvano), filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968). Professore di

          storia della filosofia presso l’università di Messina dal 1939, attraverso una critica
          dell’attualismo e dell’idealismo postkantiano e una rivalutazione dell’empirismo, si
          è avvicinato al pensiero marxista, che egli vede come un movimento importante di
          sistemazione dei motivi più fecondi del pensiero europeo; al realismo marxista si
          ispira  la  sua  concezione  estetica.  Opere: La  filosofia  dell’esperienza  di  David
          Hume  (1933-1935), Critica  dei  principi  logici  (1942), La  libertà  comunista

          (1946), Logica  come  scienza  positiva  (1951), Poetica  dei  Cinquecento  (1954),
          Critica del gusto (1960).
          Bibliogr.: Le Opere complete sono state pubblicate in cinque volumi, Roma 1971 e
          sgg.

          DE MAISTRE (Joseph) [1753-1821]. pensatore e teorico politico francese. È il più
          importante  esponente  della  tendenza  tradizionalista  cattolica,  violentemente
          antirazionalista e impegnata in una rivalutazione estrema dell’esperienza vista come
          manifestazione  della  provvidenza.  Fautore  dell’assolutismo,  scrisse  un  libro
          sull’autorità  del  papa  e  una  reinterpretazione  in  chiave  religiosa  della  storia

          francese.  Le  sue  concezioni  sono  esposte  anche  in  una  serie  di  conversazioni,  le
          Soirées de St. Pétersbourg, che furono pubblicate postume nel 1821.
          Bibliogr.: Considérations sur la France, a cura di R. Johannet e F. Vermale, Parigi
          1936;  una  antologia  di  scritti  in: Une  politique  expérimentale,  a  cura  di  B.  De
          Vaulx, Parigi 1940; su D. M.: G. Cogordan, Joseph de Maistre, Parigi 1922.

          DEMIURGO (gr. dēmiurgós, da demios, popolare e érgon, lavoro: che presta la sua
          opera al pubblico). Termine che significa « artefice, artigiano », usato da Platone, e
          prima ancora dallo stesso Socrate, a indicare una divinità che avrebbe il compito,
          secondo  la  sua  concezione  filosofica,  di  modellare  il  mondo  sensibile
          dell’esperienza  secondo  un  modello  ideale.  Il  demiurgo quindi  non  è  creatore  ma

          ordinatore del cosmo. Il termine, e il concetto, è ripreso dal neoplatonismo e designa
          quella che Plotino chiama l’anima del mondo, la quale ha il compito di organizzare
          la realtà sensibile. Infine, il demiurgo compare nel pensiero degli gnostici; secondo
          Valentino,  in  particolare,  è  l’ultima  emanazione  dell’Essere  originario, Bythos
          (l’Abisso): esso non è né spirito né materia, ma in qualche modo partecipa dell’una e
          dell’altra  realtà.  Tutti  gli  gnostici  guardano  alla  divinità  dell’Antico  Testamento
          come al demiurgo; ma gli uni lo considerano il bene, gli altri il male.
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