Page 235 - Dizionario di Filosofia
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suo  ambito  culturale  favorevole  nella  filosofia  razionalistica  degli  illuministi,  in

          particolare Montesquieu, Voltaire e Rousseau. In Germania si diffuse tra i seguaci di
          Wolff. Kant distinse il deismo dal teismo: il primo si pone l’esigenza di un Essere
          originario al  di  sopra  di  ogni  nostra  possibilità  conoscitiva  e  quindi  destinato  a
          rimanere per noi indeterminato; il secondo, invece, mira a determinare in qualche
          modo  questa  entità  originaria.  Ciò  che  in  definitiva  caratterizza  il  deismo  è  la
          concezione di una « religione naturale » che si propone spontaneamente agli esseri

          umani.
          Bibliogr.: L. Stephen, History of english thought in the eighteenth century, 2 voll.,
          Londra 1902 (rist.: 1962); C. Motzo Dentice di Accadia, Preilluminismo e deismo
          in Inghilterra, Napoli 1970; P. Casini, Introduzione all’illuminismo, Bari 1973.

          DELAFORGE  (Louis),  medico  e  filosofo  francese  del XVII  sec.  Editore,  con
          Clerselier, del Trattato dell’uomo di Cartesio, intese continuarlo con il suo Trattato
          sull’anima dell’uomo, sulle sue facoltà e funzioni e sulla sua unione con il corpo
          secondo i principi di Descartes (1666), in cui, al problema dell’incontro della res
          cogitans con la res extensa diede una soluzione che preannunciava l’occasionalismo

          di Malebranche.
          DELBOEUF  (Joseph),  filosofo,  matematico  e  psicologo  belga  (Liegi  1831-Bonn
          1896), Partito da un interesse volto prevalentemente alla matematica, alla logica e
          all’epistemologia, si orientò poi verso la psicologia sperimentale, per concentrare
          alla fine i suoi studi sull’indagine dei fenomeni metapsichici e dell’ipnosi. Ritenne

          quest’ultima un prodotto della suggestione. Opere principali: Prolegomeni filosofici
          alla geometria  (1860), Saggio  di  logica  scientifica  (1865), La  psicologia  come
          scienza  naturale  (1876), Logica  algoritmica  (1877), Elementi  di  psicofisica
          generale e speciale  (1883), Materia bruta e materia vivente  (1887), Sull’origine
          degli effetti curativi dell’ipnotismo (1887).

          DÈLFICO (Melchiorre), filosofo e uomo politico italiano (Leognano, Teramo, 1744 -
          Teramo 1835). Ebbe parte importante a Napoli durante la rivoluzione del 1799 e nel
          periodo  napoleonico.  Allievo  del  Genovesi,  seguace  convinto  del  sensismo
          ideologico,  fu  un  tipico  illuminista  dai  molteplici  interessi,  fiducioso  nella
          possibilità  del  progresso  indefinito  dell’uomo,  che  fondò  essenzialmente  sullo  «
          spirito  imitativo  »,  e  antistoricista.  Oltre  a  scritti  giuridici,  lasciò  opere  storiche

          (Pensieri  sulla  storia  e  sull’incertezza  e  inutilità  della  medesima,  1806)  e
          filosofiche  (Indizi  di  morale,  1775; Memorie  sulla  perfettibilità  organica
          considerata come il principio fisico dell’educazione, 1814; Dell’importanza di far
          precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale, 1823).

          DELLA  PORTA  (Giambattista),  naturalista  e  scrittore  italiano  (Napoli  1535-1615).
          Dedicò  la  propria  attività  alla  definizione  della  magia  intesa  come  ‘parte  pratica
          della  filosofia  naturale’,  in  grado  di  dar  conto  anche  della  funzione  dell’attività
          umana, riconducibile alla corrispondenza che in essa si esprime tra anima e corpo. A
          questo proposito è significativa  Topera De humana physiognomia (1583), dove il
          rapporto  tra  caratteri  interiori  e  apparenza  esteriore  è  indagato  concretamente.
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