Page 230 - Dizionario di Filosofia
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          DABITIS. Nella logica antica, parola mnemotecnica con cui gli scolastici designavano
          il  terzo  modo  della  quarta  figura  del  sillogismo,  in  cui  la  premessa  maggiore  è
          universale affermativa (A), la minore e la conclusione particolari e affermative (I, I).

          D’ALEMBERT (Jean LE ROND). V. ALEMBERT (Jean LE ROND D’).
          DAL PRA (Mario), storico italiano della filosofia (Montecchio Maggiore, Vicenza,
          1914).  Docente  all’università  di  Milano,  ha  fondato  nel  1946  la Rivista di storia
          della filosofia. Ha costantemente mirato a indicare i limiti e le contraddizioni in cui
          il pensiero si dibatte in ogni tentativo di costruzione metafisica. Opere principali:

          Hume  (1949), Lo  scetticismo  greco  (1950), Nicola  di  Autrecourt  (1951), Il
          pensiero occidentale (1960), Sommario di storia della filosofia (1963-1964) e La
          dialettica  di  Marx  (1965), Logica  e  realtà.  Momenti  del  pensiero  medievale
          (1974).

          DAMASCIO,  in  gr. Damáskios,  filosofo  neoplatonico  (Damasco  480  d.C.  circa  –
          prima metà del VI sec.), ultimo scolarca dell’Accademia di Atene, la quale, grazie a
          lui,  ebbe  un  estremo  momento  di  prosperità  verso  il  510.  Studiò  dapprima  ad
          Alessandria, poi ad Atene, dove tenne lo scolarcato fino a quando Giustiniano proibì
          l’insegnamento della filosofia pagana e chiuse l’Accademia (529).  Rifugiatosi nel
          531, con altri dotti, presso il re Cosroe in Persia, dove tentò invano di introdurre il
          pensiero neoplatonico, ottenne due anni dopo di poter ritornare in patria. Damascio

          rappresenta l’estrema soluzione in senso mistico del neoplatonismo. Di lui ci sono
          rimasti: Dei primi principi, l’opera più importante; estratti della Vita di Isidoro (che
          fu  uno  dei  suoi  maestri)  e  del  commento  al Timeo  di  Platone;  un  frammento  del
          commento  al Parmenide,  pure  di  Platone.  I  suoi  commentari  ad  Aristotele  sono
          perduti.

          DARALIPTON. Termine mnemotecnico, sin. di DARAPTI.
          DARAPTI.  Nella  logica  antica,  termine  mnemotecnico  con  cui  gli  scolastici
          designavano  il  primo  modo  della  terza  figura  del  sillogismo,  in  cui  la  premessa
          maggiore e la minore sono generali affermative (A, A), la conclusione particolare
          affermativa (I). [Sin. DARALIPTON.]

          DARII. Nella logica antica, termine mnemotecnico con cui gli scolastici designavano
          il  terzo  modo  del  sillogismo  di  prima  figura,  in  cui  la  premessa  maggiore  è
          universale affermativa (A), la minore e la conclusione particolari affermative (1,1).

          DARJES (Joachim Georg), filosofo e giurista tedesco (Güstrow, Meclemburgo, 1714
          - Francoforte sull’Oder 1791). Dapprima professore di filosofia e di diritto a Jena,
          nel  1763  fu  insignito  da  Federico  II  del  titolo  di  consigliere  segreto  e  nominato
          professore  nell’università  di  Francoforte  sull’Oder,  di  cui  nel  1772  divenne
          direttore.  In  filosofìa,  accettò  e  usò  il  metodo  di  Wolff,  ma  ne  respinse  le
          fondamentali  concezioni  deterministiche.  Opere  principali: Elementa  metaphysica
          (1743), Institutiones  iurisprudentiae  universalis  (1745), Primi  fondamenti  della
          filosofia morale (1750).
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