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Iscariota, ovvero Il male nei suoi rapporti con il bene (1816-1818). In un terzo e

          definitivo momento abbracciò la dottrina di Hegel, divenendo uno dei più convinti
          rappresentanti della cosiddetta destra hegeliana, nel cui ambito si pone la sua opera
          maggiore: La teologia dogmatica (1833).
          DAVIDSON  (Thomas),  scrittore  e  filosofo  inglese  (Old  Deer,  Scozia,  1840  -  New

          York 1900). Insegnò in Scozia, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Viaggiò in Grecia e
          in  Italia  e  nutrì  un  interesse  particolare,  inconsueto  nella  cultura  inglese
          dell’Ottocento, per la storia della filosofia italiana. Opere principali: Il fregio del
          Partenone  (1882), Il  sistema  filosofico  di  Antonio  Rosmini  Serbati  (1883),
          Giordano  Bruno  ed  il  rapporto  della  filosofia  con  il  libero  pensiero  (1886),
          Aristotele  e  gli  ideali  educativi  dell’antichità  (1892), L’educazione  del  popolo
          greco       (1894), Rousseau  e  l’educazione  secondo  natura                      (1898), Storia

          dell’educazione (1900).
          DÈCADE  (gr. dekás -ádos, decina). Per i pitagorici gli elementi che costituiscono i
          numeri sono anche gli elementi fondamentali che costituiscono tutta quanta la realtà.
          I numeri hanno come origine l’unità.  Se muoviamo dall’unità, il numero ci appare
          subito come qualcosa di infinito, perché all’unità può essere aggiunta un’altra unità e

          così  all’infinito.  Il due a sua volta rappresenta l’infinito in quanto esso è il primo
          simbolo della molteplicità e in tal modo è una sorta di unità secondaria. Il tre è la
          somma di uno e di due, del primo impari e del primo pari; non può essere diviso e
          sta a indicare qualcosa di rigorosamente limitato o mediante tre punti o mediante una
          figura, il triangolo: lo si può considerare anch’esso come una nuova unità. Così come
          il primo pari e il primo impari costituiscono la triade, i due primi impari, uno e tre,
          costituiscono il quaternario e, geometricamente, il primo quadrato. Infine la somma

          dei primi quattro numeri forma la decade, che simboleggia la grande e fondamentale
          unità della natura.
          DEDEKIND (Julius Wilhelm Richard), matematico tedesco (Brunswick 1831-1916).
          Fu  professore  al  politecnico  di  Zurigo  e  insegnò  in  seguito  alla  Scuola  superiore

          tecnica di  Brunswick.  Formulò per primo una teoria completa e soddisfacente dei
          numeri reali introducendo le nozioni di « partizione » o « sezione » del campo dei
          numeri razionali.  Introdusse inoltre in a’gebra il concetto di « reticolo » che si è
          rivelato una delle idee più feconde dell’algebra moderna.
          Bibliogr.: Gesammelte mathematische Werke, 3 voll., Braunschweig 1930-1932; in

          italiano: Essenza e significato dei numeri. Continuità e numeri irrazionali, a cura
          di  O.  Zariski,  Roma 1926; su  D.:  E.  Landau, R. Dedekind, «  Nachrichten von der
          Gesellschaft der Wissenschaft zu Göttingen », 1917.
          DEDUZIONE.  In  logica,  processo  che,  movendo  da  una  o  più  proposizioni  accolte

          come  premesse,  per  rigorosa  necessità  passa  a  una  proposizione  che  ne  è  la
          necessaria conseguenza. Essa si contrappone all’induzione, che è quel processo per
          cui il pensiero, attraverso l’osservazione di più casi particolari, giunge a formulare
          principi generali o leggi. Il sillogismo aristotelico è la tipica forma in cui si attua il
          ragionamento per deduzione. Esistono tuttavia anche una deduzione detta immediata,
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