Page 226 - Dizionario di Filosofia
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origini del pensiero di B. Croce, Firenze 1951; C. Antoni. Commento al Croce,
Venezia 1955; M. Abbate, La filosofia di B. Croce, Torino 1955; E. Agazzi, Il
giovane Croce e il marxismo, Torino 1962; F. Focher, Profilo dell’opera di B.
Croce, Cremona 1963; E. Cecchi, Ricordi crociani, Milano-Napoli 1965; G.
Contini, L’influenza culturale di B. Croce, Milano-Napoli 1967.
Un cenno a parte è indispensabile fare all’opera di Antonio Gramsci, Il
materialismo storico e la filosofia di B. Croce, Torino 1948, ora disponibile
nell’edizione critica dei Quaderni del carcere, a cura di V. Gerratana, Torino 1975.
Sull’estetica e l’attività letteraria di C.: C. Sgroi, Gli studi estetici in Italia nel
primo trentennio del Novecento, Firenze 1932; C. Carbonara, Sviluppo e problemi
dell’estetica crociana, Napoli 1947; V. Vettori, B. Croce e gli studi contemporanei
d’estetica e di storia, Firenze 1951; M. Puppo, Il metodo e la critica di B. Croce,
Milano 1964; M. Fubini, Appunti sulla critica di B. Croce, « Rivista di studi
crociani », 1965; M. Puppo, La metodologia del Croce e le tendenze della recente
critica letteraria, « Studium », 1966.
Sulla concezione della storia di C.: M. Corsi, Storicismo e metafisica nel pensiero
crociano, Firenze 1950; R. Raggiunti, La conoscenza storica. Analisi della logica
crociana, Firenze 1955; F. Chabod, Croce storico, « Rivista storica italiana », 1952;
R. Caponigri, History and liberty. The historical writings of B. Croce, London
1955; A. Bausola, Filosofia e storia nel pensiero crociano, Milano 1965; R.
Franchini, La teoria della storia di B. Croce, Napoli 1966; G. Galasso, Croce,
Gramsci e altri storici, Milano 1969.
Sulla problematica etica e politica di C.: F. Brancatisano, Il pensiero politico di B.
Croce, Catanzaro 1944; V. Gerratana, Labriola e Croce, « Il contemporaneo »,
1954; N. Bobbio, Politica e cultura, Torino 1955; G. Sartori, Croce etico politico e
filosofo della libertà, Firenze 1956; S. Onufrio, La politica nel pensiero di B.
Croce, Milano 1962; P. Rossi, Note su Croce e il marxismo, « Rivista critica di
storia della filosofia », 1964; A. Bausola, Etica e politica nel pensiero di B. Croce,
Milano 1966; U. Benedetti, B. Croce e il fascismo, Roma 1967.
CROCIANESIMO. Nella cultura italiana del principio del Novecento il successo della
filosofia crociana fu anzitutto determinato dall’esigenza di una reazione agli attardati
esponenti del positivismo. Ma prima che il sistema crociano trovasse una sua
formulazione teoretica compiuta con Teoria e storia della storiografia la lezione di
Croce ebbe soprattutto efficacia nell’ambito degli studi letterari e filosofici,
sebbene, non di rado; venisse contaminata da lettori frettolosi o interessati con
esperienze culturali di diversa origine. Fu nel ventennio fra le due guerre, quando il
regime fascista rese difficili i contatti con correnti vitali del pensiero europeo, che il
crocianesimo, per merito specialmente di storici e critici letterari, quali Adolfo
Omodeo, Luigi Russo, Francesco Flora, Carlo Antoni, Federico Chabod, venne
interpretato nella sua vera natura di storicismo assoluto, e approfondito con spirito
critico e antidogmatico. In quegli stessi anni, nel forzato silenzio del carcere,
Antonio Gramsci, sulla base della sua formazione marxistaleninista, operava una
revisione del pensiero crociano che avrebbe più tardi esercitato una profonda