Page 210 - Dizionario di Filosofia
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trasposti: « Tutti i metalli sono corpi semplici; nessun metallo è un corpo non
semplice; nessun corpo non semplice è un metallo ».
• Per i filosofi neoplatonici (e in particolare per Plotino), processo per cui gli esseri
ritornano all’Essere originale, donde derivano per emanazione.
CONVERSO. Nella logica, si dice di un giudizio, o proposizione, che si ricava da un
altro mediante un’operazione di conversione, ovvero invertendo l’ordine del
soggetto e del predicato. (Es.: L’esteso è divisibile; il divisibile è esteso; il secondo
giudizio è detto converso, il primo convertendo*.)
CONVERTENDO. Nella logica, si dice di un giudizio, o proposizione, che dà luogo a
un altro detto converso* per conversione.
CONVERTÌBILE. Nella logica, si dice di proposizione che si può convertire, ovvero
che resta vera invertendo l’ordine del soggetto e del predicato.
COORDINATO. Nella logica, si dice di concetti che sono due specie di uno stesso
genere.
COORDINAZIONE. Nella logica, relazione che esiste tra due specie dello stesso
genere.
COPÈRNICO (Niccolo), in polacco Mikołaj Kopernik (latinizzato in Copernicus),
astronomo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg [Frombork] 1543). Studio
a Cracovia, poi all’università di Bologna (dal 1496) seguendo i corsi di teologia e
astronomia e poi quelli di medicina e diritto a Padova, e si laureò in diritto canonico
a Ferrara nel 1503, Dal 1504, stabilitosi definitivamente in Warmia (ted. Ermeland),
nella Prussia Orientale, si dedicò soprattutto all’astronomia. Nel 1514, il Concilio
lateranense l’interpellò circa la progettata riforma del calendario: Copernico rifiutò
di esprimere un parere in quanto non era sicuro dell’esattezza delle posizioni del
Sole e della Luna, così come venivano considerate nel sistema tolemaico. Forse in
conseguenza di ciò eseguì fino al 1529 numerose osservazioni in base alle quali
calcolò nuove orbite per Sole e Luna: pubblicò le sue conclusioni in un opuscolo.
Nel 1530 mise in circolazione un primo riassunto manoscritto delle sue ipotesi
intitolato Comentariolus; tale manoscritto servì come base speculativa ai suoi
discepoli e ammiratori. Sebbene la concezione dominante ai suoi tempi fosse il
geocentrismo di Tolomeo, che poneva la Terra immobile al centro dell’universo, già
l’antichità classica (pitagorici, Aristarco di Samo) aveva ipotizzato la concezione
eliocentrica, ed è probabile che di essa Copernico avesse già notizia in Italia. Fu
però nel 1515 a Frauenburg che egli cominciò a delineare il sistema eliocentrico, che
da lui prese il nome di copernicano. L’esposizione completa delle sue ipotesi è
contenuta nel celebre trattato De revolutionibus orbium coelestium libri VI, il quale
vide la luce soltanto nel 1543 per l’insistenza degli amici e discepoli e fu dedicato
dall’autore a papa Paolo III. All’opera venne premessa, all’insaputa di Copernico,
una lettera di Osiander che dichiarava il carattere puramente ipotetico matematico
della teoria esposta. Occorrerà attendere le scoperte astronomiche di Galileo per
dimostrare la realtà fisica del sistema copernicano.
Bibliogr.: Three copernican treatises, a cura di E. Rosen, Nuova York 1971; De